Arrivano importanti aggiornamenti in merito al risultato economico di esercizio dell'Istituto pubblico di previdenza, che nelle previsioni per il prossimo anno ha stimato un dato in negativo per circa 6,1 miliardi di euro. Un'eventualità che andrebbe ad impattare anche sul disavanzo del patrimonio, già in rosso per 1,7 miliardi ed ora previsto a -7,8 miliardi di euro. Nella giornata di ieri il Presidente Tito Boeri ha annunciato la trasmissione della documentazione completa al Consiglio di Vigilanza (CIV), che è chiamato all'approvazione e di prassi anche alla stesura di una relazione.
Secondo le tabelle fornite dall'Istituto, il disavanzo risulta dovuto principalmente alla gestione dei coltivatori diretti, a quella degli artigiani e a quella degli ex dirigenti d'industria, settori che hanno subito una diminuzione dei contribuenti ed allo stesso tempo una conseguenziale crescita dei pensionati.
Dati Inps positivi per i lavoratori dipendenti
Per quanto concerne il comparto dei lavoratori dipendenti, arrivano invece notizie positive. Si è registrata infatti una diminuzione del disavanzo di patrimonio, sceso a 32,1 miliardi di euro dai precedenti 40,8. In merito invece al prossimo anno, l'attesa è per un risultato a + 8,6 miliardi, mentre la gestione dei lavoratori parasubordinati è risultata in positivo per 6,6 miliardi.
Complessivamente, l'attivo patrimoniale dovrebbe superare i 117 miliardi.
Il Patrimonio dell'Inps e l'evoluzione negli ultimi anni
Resta il fatto che l'andamento patrimoniale dell'Istituto pubblico di previdenza negli ultimi anni ha fatto registrare un percorso negativo, portando l'Inps da un attivo di oltre 41 miliardi nel 2011 ad una previsione in rosso di circa 7,8 miliardi nel 2017.
In appena sei anni sono stati quindi bruciati circa 50 miliardi di euro. Anche considerando gli interventi correttivi degli ultimi anni, rimane purtroppo ancora da risolvere il nodo delle gestioni registrate in disavanzo, come quelle citate in precedenza. Risultano invece stabili le spese di funzionamento, anche se cambia la loro struttura: sono infatti diminuite quelle correnti ed aumentate quelle in conto capitale.
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