Le ultime notizie Scuola, ad oggi, lunedì 26 dicembre, riguardano le dichiarazioni rilasciate dal presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, nel corso di un'intervista pubblicata dal sito specializzato Orizzonte Scuola. Il tema principale, ovviamente, non può che essere l'atto di indirizzo politico del Miur per il 2017, pubblicato lo scorso 23 dicembre. Un atto di indirizzo che, qualora ce ne fosse stato bisogna, lascia chiaramente intendere come il Miur intenda proseguire lungo la strada tracciata dal ministro Giannini, attraverso la completa e piena attuazione della legge 107.

Ultime news scuola, lunedì 26 dicembre 2016: Anief 'Riaprire le GaE e indire nuovo piano assunzioni straordinario'

Il punto più importante, secondo Pacifico, riguarda la riforma della formazione iniziale e del reclutamento. Il ministro Valeria Fedeli potrebbe ordinare un'indagine sui posti vacanti nell'organico di fatto e, di conseguenza, indire un nuovo piano straordinario assunzionale, sia per i docenti che per il personale ATA. Massima priorità per la cosiddetta 'fase transitoria' con l'inserimento di tutti i docenti precari abilitati nella fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento e dei laureati nelle graduatorie di istituto, tenendo presente che, ogni anno, ci affidiamo a loro per coprire le oltre centomila supplenze che il sistema scolastico nazionale puntualmente richiede.

Concorso dirigenti scolastici, il bando è una delle priorità

Per quanto riguarda, invece, la questione legata ai concorsi, Marcello Pacifico ha ricordato come sia quanto mai urgente sbloccare quello relativo ai dirigenti scolastici, vista la drammaticità della questione legata alle reggenze: viene ricordato, inoltre, come il Tar abbia dato il via libera anche alla partecipazione dei docenti precari con cinque anni di servizio.

Secondo il presidente dell'Anief 'è arrivato il momento di mettere la parola fine al precariato e di garantire la continuità didattica. Se si tengono presente le ultime sentenze emesse dalla Corte di Cassazione, sarebbe quanto mai opportuno riconoscere la progressione di carriera al personale precario.