Le ultime notizie Scuola ad oggi, giovedì 8 dicembre 2016, riguardano la questione legata al nuovo contratto mobilità 2017/2018 in relazione alla sopravvenuta situazione politica derivante dalle dimissioni del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Ultime news scuola, giovedì 8 dicembre 2016: mobilità docenti 2017/2018, incontro positivo Miur-sindacati

La già difficile trattativa Miur-sindacati rischiava di complicarsi ulteriormente in considerazione della caduta del governo Renzi. Per la giornata di ieri, mercoledì 7 dicembre, era previsto un incontro tra il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini e le rappresentanze di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal e già si era parlato di confronto che sarebbe potuto saltare.

Invece, come riferiscono Francesco Sinopoli (nuovo segretario Flc-Cgil al posto di Domenico Pantaleo), Maddalena Gissi (Cisl), Giuseppe Turi (Uil) e Marco Paolo Nigi (Snals Confsal), l'incontro è avvenuto regolarmente seppur con la presenza, da parte del Miur, del Capo di Gabinetto dottor Alessandro Fusacchia in rappresentanza del ministro Giannini.

Mobiità docenti ultime notizie: spiraglio per deroga al vincolo triennale e per trasferimenti su singola scuola

I sindacati, al termine del confronto, hanno parlato di ripresa della trattativa per il contratto di mobilità 2017/2018 visto che il dicastero di Viale Trastevere ha risposto in modo positivo ad alcune richieste formulate dalle forze sindacali.

Dunque, c'è ottimismo per quanto riguarda il possibile superamento del vincolo triennale imposto dalla legge 107. Ricordiamo che l'ostacolo principale alla trattativa era rappresentato dalla richiesta dei sindacati di consentire ai docenti di potersi trasferire anche su singola scuola e non su ambiti, come indicato dal comma 66 della legge 107 (quanto meno nella fase provinciale, su quella interprovinciale se ne discuterà in maniera più approfondita).

La posizione di rigidità assunta inizialmente dal Miur su questo aspetto aveva indotto i sindacati a voler interrompere il dialogo. Ora, invece, sembra che siano subentrati i presupposti per una ripresa della trattativa, tanto è vero che è stata prevista una nuova convocazione del tavolo negoziale, già a partire dalla prossima settimana, tenendo comunque conto dell'evoluzione della situazione politica.