Per utilizzare i prodotti fitosanitari in modo corretto, razionale e rispettoso della salute dell’uomo e dell’ambiente bisogna sempre attenersi alle indicazioni riportate in Etichetta e nella scheda di sicurezza. Ciò che bisogna conoscere riguarda: il Tempo di carenza o intervallo di sicurezza, ovvero il numero minimo di giorni che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta o tra l’ultimo trattamento e la commercializzazione. E' sempre indicato in etichetta e dipende dal tipo di prodotto impiegato e dalla pianta su cui si esegue il trattamento; il Residuo è la quantità di sostanza attiva che rimane nei prodotti agricoli dopo la raccolta il cui limite è fissato per legge; il Tempo di rientro è il tempo che intercorre tra il trattamento e il rientro nell’appezzamento senza Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), in genere è 48 ore; lo Spettro d’azione è la capacità di un prodotto di essere efficace su un’ampia varietà di patogeni; la Selettività è la capacità di un prodotto di agire solo su un determinato organismo dannoso senza provocare danni alle colture e agli insetti utili; la Fitotossicità è l’insieme di manifestazioni tossiche che si possono verificare sulla coltura a causa di un uso scorretto dei prodotti fitosanitari (alte dosi); la Persistenza d’azione è il tempo entro il quale il prodotto fitosanitario si mantiene efficace nei confronti del parassita da combattere; la Resistenza al dilavamento è la capacità di un prodotto fitosanitario di opporsi alla sua rimozione da parte della pioggia e aumenta con l'impiego di adesivanti; la Compatibilità è la possibilità che due o più sostanze attive hanno di poter essere usate in miscela senza perdere efficacia o diventare nocive per le piante o per l’ambiente, parametro indicato in etichetta.

Esauritesi le altre tecniche di difesa a basso impatto ambientale si può ricorrere ai prodotti fitosanitari sulla base delle indicazioni in etichetta in modo da impiegare il giusto prodotto nelle giuste dosi ottenendo la massima efficacia con il minor numero di trattamenti. Inoltre si ritiene evidenziare in questa sede che i trattamenti chimici si devono alternare durante l’annata evitando l’impiego dello stesso principio attivo che possa indurre linee di resistenza nel patogeno.

Occhio alla nuova etichettatura!!!

La nuova legislazione (Regolamento CE n.1272 del 2008 (CLP – Classification, Labeling and Packaging)) modifica i prodotti fitosanitari in termini di etichettatura impiegando nuovi pittogrammi e frasi di rischio.

La nuova classificazione CLP entra in vigore a decorrere dal 1 giugno 2015. I prodotti fitosanitari con la vecchia etichettatura possono essere distribuiti ed utilizzati fino al 31 maggio 2017, dal 1 giugno 2017 si troveranno in commercio solo i prodotti con la nuova etichetta. DIFFIDATE DAI RIVENDITORI FURBETTI!!! La nuova classificazione elimina frasi quali molto tossico, tossico, nocivo, irritante e non classificato sostituendole con solo due parole PERICOLO e ATTENZIONE: il primo per categorie di pericolo più gravi mentre il secondo per categorie di pericolo meno gravi.

Nella vecchia etichetta vi erano simboli raffigurati all'interno di un quadrato arancione bordato di nero. La nuova classificazione invece prevede pittogrammi raffigurati all'interno di un rombo bordato di rosso con sfondo bianco. Inoltre vi sono indicazioni di pericolo (es. può provocare o aggravare un incendio) e consigli di prudenza (es.

proteggere dai raggi solari).

Fondamentale è la Scheda Dati di Sicurezza (SDS) associata ad ogni prodotto fitosanitario rilasciata obbligatoriamente all'acquisto. Essa si compone di 16 sezioni che riportano indicazioni generali del prodotto, informazioni sui rischi per l'uomo e norme di primo soccorso, proprietà fisico-chimiche della sostanza attiva, modalità di trasporto del prodotto e accorgimenti per mitigare eventuali impatti negativi (sversamenti accidentali e smaltimento).