Mercato del Lavoro praticamente fermo, con qualche segnale favorevole per donne e ultra cinquantenni. Ma con un tasso di disoccupazione che sfiora il 12%. E un tasso di disoccupazione giovanile che vola al 39,4%, toccando il livello più elevato dall'ottobre 2015 nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 24 anni. Questo è quanto emerge dagli ultimi dati Istat, relativi all’andamento del mercato del lavoro nel mese di novembre 2016 e diffusi oggi, 9 gennaio.

Più persone in cerca di lavoro

Sono di certo dati non soddisfacenti, ma che vanno letti anche alla luce di una maggior partecipazione al mercato del lavoro lo scorso novembre, sia in termini di occupati, sia di persone in cerca di lavoro.

Il quadro, spiegano dall'Istituto di statistica, "si associa al calo della stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -93 mila). Il calo interessa entrambe le componenti di genere (uomini e donne, ndr) e tutte le classi di età. Il tasso di inattività scende al 34,8%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali". Sempre secondo l’Istituto la stima degli occupati è in salita dello 0,1%, che equivale in valore assoluto a 19 mila unità ed è relativa soprattutto alle donne e alle persone over 50, con un aumento di lavoratori indipendenti e dipendenti permanenti, a fronte di una diminuzione di quelli a termine. Il tasso di occupazione si attesta così al 57,3%. L’andamento di sostanziale stabilità viene confermato anche nel periodo settembre-novembre, dove rispetto al trimestre precedente il movimento è negativo dello 0,1% (-21 mila unità) e vi è la conferma che il calo è relativo soprattutto ai maschi tra i 15 e i 49 anni.

Per i giovani il lavoro si allontana

La valutazione del numero dei disoccupati è stimata dall’ISTAT in aumento dell’1,9%, con 57mila unità in più, a fronte di un calo a ottobre dello 0,6%. L’aumento è generale, riguarda sia maschi che femmine e si distribuisce nelle diverse fasce d’età, esclusi gli ultra cinquantenni. Tutto questo comporta un incremento del tasso di disoccupazione di 0,2 punti, che sale all'11,9%.

Ma è il dato sulla disoccupazione giovanile che lascia più amaro in bocca, anche alla luce delle recenti polemiche che hanno coinvolto il ministro del Lavoro Poletti sui giovani che vanno all'estero in cerca di occupazione. Infatti, i ragazzi tra i 15 e i 24 anni che non trovano lavoro si avvicinano pericolosamente al 40% (39,4).

Una crescita dell’1,8% che rappresenta un dato piuttosto negativo, anche a fronte dell’aumento medio nel trimestre settembre-novembre su quello precedente, stimato in un +0,5 per cento.

Un anno di mercato del lavoro

E su base annua, come vanno le cose? "Si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+0,9% su novembre 2015, pari a +201 mila)", spiega l'Istat. Ma, sempre secondo l'Istituto di statistica, questa crescita tendenziale è da attribuire quasi in via esclusiva ai lavoratori dipendenti (+193 mila, di cui +135 mila i permanenti) e si manifesta senza differenza tra uomini e donne, concentrandosi esclusivamente tra gli over 50 (+453 mila). Nello stesso lasso di tempo salgono i disoccupati (+5,7%, pari a +165 mila) e calano gli inattivi (-3,4%, pari a -469 mila).