Entro il primo marzo 2017 il governo varerà i decreti attuativi per consentire a coloro che posseggono i requisiti di accedere all'Ape Social, a partire dal primo maggio 2017.

Cos'e' l'Ape Social ed a chi spetta?

L'Ape Social è una forma di pensionamento anticipato consentito tramite un prestito bancario o da parte di compagnie finanziarie ed è rivolto ai lavoratori che si trovino in particolare stato di gravità familiare o di precarietà fisica. Possono richiedere l'Ape Social: tutti quei lavoratori disoccupati, che abbiano però usufruito di tutti gli ammortizzatori sociali messi a loro disposizione e li abbiano esauriti, tutti i lavoratori la cui capacità fisica lavorativa sia ridotta almeno del 74%, i familiari di disabili con una capacità lavorativa ridotta del 74%, che abbiano assistito quest'ultimo almeno per sei mesi e che abbiano con lo stesso una parentela di primo grado.

Queste categorie di lavoratori potranno richiedere l'Ape Social, a patto che abbiano compiuto 63 anni ed abbiano un'anzianità contributiva di almeno 30 anni.

Per quelle categorie di lavoratori impegnati in attività usuranti, come il sollevamento/trasporto di merci pesanti, la guida di veicoli pesanti, addetti alle pulizie non qualificati, operatori ecologici, operai costruttori o in qualche modo impegnati nell'edilizia, infermieri soggetti a turnazione, è previsto l'inserimento nell'Ape Social, a patto che abbiano compiuto i 63 anni di età ed abbiano una contribuzione pari ad almeno 36 anni. E' fondamentale ricordare che il prestito bancario o da parte di compagnie finanziarie, che otterranno le citate categorie lavorative, non dovrà essere da esse restituito, ma sarà lo stato ad accollarsi il debito mutuatario.

Le pratiche burocratiche per l'ottenimento del prestito saranno sbrigate dall'Inps, pertanto al lavoratore basterà rivolgersi allo stesso ente oppure a patronati, associazioni sindacali, consulenti privati.

Come richiedere l'Ape Social?

Al fine di velocizzare le tempistiche, il governo ha deciso che le domande di richiesta per l'Ape Social, dovranno essere effettuate solo ed esclusivamente on-line, tramite lo SPID, il sistema di identità digitale. Attraverso questa procedura, il lavoratore si ritroverà davanti una pagina già strutturata, che accompagnerà il richiedente passo dopo passo, fornendo le indicazioni necessarie per l'ottenimento del processo di autorizzazione alla domanda, la richiesta e la pianificazione del prestito da parte di una banca o di un ente finanziatore, che il lavoratore sarà libero di scegliere.

L'Inps fa sapere che le circolari informatrici relative a questo tipo di pensionamento sono in fase di ultimazione e verranno messe a disposizione dell'utenza al più presto. Nel frattempo, i lavoratori interessati possono sempre rivolgersi per informazioni alle associazioni sopra citate.

Cos'e' esattamente lo SPID?

Lo Spid è un sistema di identità digitale, unico per ogni utente.

I tecnici che si stanno occupando della messa a punto dei programmi informatici che accompagneranno l'utente nella sua richiesta di pensionamento, stanno cercando di attuare un sistema che sia il più semplice possibile al fine dell'ottenimento dell'identità digitale e della richiesta di pensionamento. Un particolare da tenere d'occhio, è la possibilità paventata dal governo di inserire nell'Ape Social, non solo coloro abbiano almeno il 74% d'invalidità, ma anche coloro che non superino il 60% di invalidità, in quanto rientranti nelle tabelle Inail.