Dopo il nostro articolo di ieri pubblicato nella rubrica "Parola ai Comitati" torniamo a parlare di Opzione donna ed in particolare delle ultime vicende che riguardano il Comitato OD social. Il gruppo ha infatti superato le mille iscrizioni, un dato che conferma l'interesse delle lavoratrici verso le tematiche riguardanti le misure di tutela per la flessibilità previdenziale in favore delle donne. Al momento il Comitato si sta concentrando sulla questione del mancato accesso al cumulo gratuito (una tematica che comprende anche i lavoratori esodati dell'8va salvaguardia parlamentare), ma all'orizzonte resta elevata anche l'attesa per le prossime novità in arrivo dal confronto tra Governo e sindacati, che dovrebbe riprendere a breve.

"Gennaio è Il momento delle ripartenza e dell'organizzazione delle agende rispetto ai piani prestabiliti" ha commentato in tal senso la co-fondatrice Orietta Armiliato. "Il Comitato Opzione Donna Social sta attendendo l'avvio della fase 2 sulla previdenza, che ha visto già in LdB 2017 il compiersi di passi importanti verso un'auspicata flessibilità pensionistica".

Dal Comitato OD Social arriva l'auspicio per nuove soluzioni in favore delle donne

"Compatibilmente con le risorse stanziate dal Governo, che ricordiamo ammontano a 7 miliardi di Euro per il triennio 2017-2019, auspichiamo a forme e soluzioni previdenziali mirate per le donne che siano sostitutive del regime sperimentale Opzione Donna", ha quindi proseguito la rappresentante delle lavoratrici, spiegando che "il tema è sempre molto sentito".

D'altra parte la conferma arriva anche dalla crescita delle adesioni, "tant'è che il nostro Comitato, che ha visto la luce alla fine dello scorso Novembre, conta oggi più di 1000 iscritte e ci piace sottolineare come tali iscrizioni siano avvenute tutte per reale interesse ed in maniera diretta cioè, tanto per capirci, senza "tirar dentro" gli amici e gli amici degli amici che magari neppure sanno di cosa si stia parlando, ma tanto per fare numero, come spesso avviene nei social network".

Un riscontro che valorizza anche le iniziative portate avanti dal Comitato: "questa condizione è davvero importante sia per chi coordina i gruppi sia per i membri stessi che sanno di potersi rapportare con chi è davvero coinvolto ed interessato (condividendo la medesima problematica) e quindi vorrà e potrà essere parte attiva in ogni caso, specie se e quando si metteranno in campo azioni mirate", ha concluso Armiliato.

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