Le ultimissime novità al 24 gennaio sui lavoratori precoci e sulla loro richiesta di Quota 41 per tutti arrivano da una lettera scritta e postata poc'anzi dai lavoratori a Tito Boeri. Ieri il Presidente dell'Inps a 'Tutto Pensioni 2017' del Sole 24 Ore ha detto la sua opinione, poco favorevole, nei confronti delle innovazioni introdotte con la Legge di stabilità. A suo avviso la riforma della Legge di Stabilità scarica gli oneri sulle generazioni future. Dura la replica dei precoci, che dopo 41 anni di lavoro, non si sentono affatto dei privilegiati, anzi ritengono che la riforma pensioni 2017 sia ancora molto parziale.
Ultimissime novità pensioni, scontro precoci-Boeri: ma quali privilegi?
Tito Boeri nel corso della sua intervista asserisce che la manovra incrementa la spesa pensionistica aumentando la generosità di trattamenti su categorie che hanno già fruito di trattamenti più vantaggiosi rispetto a chi ne fruirà in futuro, dunque le misure correttive in legge di bilancio sono tutte a svantaggio dei giovani. Angelo Mele, uno degli amministratori del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' non ci sta ad ascoltare in silenzio tali dichiarazioni e a nome del gruppo scrive al Presidente Inps le proprie rimostranze. Incitando in primis Boeri a rispondere di suo pugno alla missiva, senza delegare il compito ad aiutanti.
Poi facendo presente che non può certo essere questo "misero intervento sulle pensioni" a mettere a rischio i conti dello Stato e dell'Inps stessa. Poi nella missiva monta la rabbia di chi pur avendo sacrificato la propria adolescenza e pur avendo alle spalle 41/42 anni di contributi deve sentirsi anche dire che le misure approvate in LdB2017, quindi anche la Quota 41, sono già eccessive.
"Credo che ci voglia molto coraggio per esprimere questo concetto", dice piccato Angelo Mele. I problemi del Paese, aggiunge, facendone un elenco: la corruzione, il malaffare, il costo della politica ed il salvataggio delle banche, sono ben altri e non certo i precoci ed i lavoratori che lottano solo per veder riconosciuto il proprio diritto pensionistico.
Pensioni novità, precoci all'attacco: Boeri dice eresie
Concordi i colleghi lavoratori che hanno iniziato a commentare il post del precoce, esausti di sentirsi accusare da Boeri di danneggiare le giovani generazioni, a loro avviso, infatti, è vero il contrario, solo mandando in pensione gli anziani sarà possibile avere nuove leve nel mercato del lavoro. Stesso concetto più volte espresso da Damiano nel suo, ormai noto, motto 'agli anziani la pensione, ai giovani il lavoro '. Proprio Damiano nei giorni scorsi ha cercato di difendere la Riforma delle Pensioni dai diktat dell'Ue, rivolgendosi a Marco Leonardi, consigliere di Palazzo Chigi, per porre al sicuro l'emanazione dei decreti attuativi e scongiurare rinvii.
Leonardi ha rassicurato tutti in un'intervista al Corriere della Sera asserendo che entro 2 marzo verranno varati i Dpcm (decreti della presidenza del consiglio). I precoci sperano che venga tutto confermato e che presto inizi la fase 2 del programma di Governo in cui dovrebbero iniziare gli incontri con i sindacati. Il 2017, annunciano, sarà un anno di lotta e manifestazioni, l'obiettivo far si che la quota 41 divenga per tutti senza se e ma.