L'allarme sulla riforma Pensioni non è nuovo ma mai come in queste ore è di estrema attualità. L'Europa è in pressing sull'Italia, affinché si impegni nel realizzare quello sforzo economico richiesto, pari allo 0,2 per cento del Pil. Qualora il governo non risponda in maniera affermativa all'Ue, andrebbe incontro ad una probabile procedura per il debito eccessivo. Damiano nei giorni scorsi, citando fonti giornalistiche non meglio precisate, aveva lanciato l'allarme sui provvedimenti sulle pensioni inseriti all'interno della Legge di Stabilità per il 2017.

Allarme poi rientrato dopo le rassicurazioni di Leonardi, consigliere di Palazzo Chigi.

Gentiloni: "Rispetteremo le regole Ue"

Da Madrid, il primo ministro italiano Gentiloni ha commentato gli ultimi fatti chiarendo che il governo intende rispettare le regole Ue, come sempre fatto, senza però varare manovre che possano avere effetti depressivi. Senza citare direttamente la riforma pensioni, il primo ministro ha assicurato che proseguirà l'azione riformatrice del Paese. Passaggio questo fondamentale, poiché l'introduzione della pensione anticipata a 63 anni attraverso l'Ape volontaria e l'Ape social rientra appunto all'interno di quell'azione riformatrice professata dal capo del governo. Gentiloni, nella sua risposta, ha inoltre ricordato le circostanze eccezionali che hanno colpito di recente l'Italia, facendo riferimento implicitamente ai terremoti che hanno sconvolto il Paese e al tema immigrazione, ancora lontano da una possibile risoluzione.

Padoan: "Infrazione Ue un problema"

Anche il ministro Padoan non affronta direttamente il tema della riforma pensioni, ma la sua opinione in merito alla possibile infrazione Ue è chiara. Il ministro dell'Economia parla di grave danno di reputazione qualora il dialogo con Bruxelles dovesse fallire. Le dichiarazioni successive di Gentiloni da Madrid sembrerebbero confermare la linea di apertura da parte dell'Italia alle richieste dell'Europa, che pretende dal governo un'ulteriore misura correttiva da 3,4 miliardi di euro.

Damiano: "Insensate pretese da parte dell'Europa"

In una nota apparsa di recente sul suo sito ufficiale, Cesare Damiano ha definito insensate le pretese da parte dell'Unione Europa. Chiara la posizione in merito a quanto sta succedendo da parte dell'onorevole del Partito democratico, tra i primi a difendere la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro introdotta con il pacchetto pensioni nella Legge di Stabilità per il 2017. Il discorso di Damiano è stato più ampio, ha abbracciato il tema delle elezioni subito, ricordando ai suoi colleghi le reali emergenze del Paese.