La riforma Pensioni continua ad essere di estrema attualità. Le ultime novità riguardano il confronto tra Damiano e Boeri e il duro affondo dei lavoratori precoci contro il professore della Bocconi. Il numero uno della commissione Lavoro alla Camera ha replicato alla recenti dichiarazioni del presidente dell'Inps, in merito all'aumento del debito pubblico in seguito al pacchetto previdenziale inserito nella Legge di Stabilità per il 2017. L'onorevole del Pd ha difeso la pensione anticipata, che ha reintrodotto la flessibilità in uscita, la cancellazione del cumulo oneroso dei contributi e l'estensione della quattordicesima, fortemente criticata invece da Boeri.
Pensioni, precoci contro Boeri
I lavoratori precoci passano all'attacco. Dopo le critiche di Boeri alla nuova riforma pensioni, l'amministratore della pagina Facebook che identifica la categoria dei precoci nella giornata di ieri ha reso pubblica l'email inviata al presidente dell'Inps. Un attacco frontale quello di Roberto Occhiodoro, figura chiave negli incontri istituzionali di qualche mese fa, all'economista italiano, che aveva denunciato, durante il suo intervento al convegno Tuttopensioni 2017 organizzato dal Sole 24 ore.
Le pensioni dei precoci sono una delle questioni inserite all'interno della lettera. Quota 41 per tutti, lo slogan, tra virgoltte, che ritorna, come una costante. Così come Damiano, anche Occhiodoro ricorda a Boeri tutti i soldi risparmiati dallo Stato attraverso la riforma previdenziale della Fornero, risparmi che proseguiranno fino al 2050, denunciando inoltre la condizioni delle nuove generazioni, che troveranno, forse, lavoro a 35 anni, senza contare il dato della disoccupazione giovanile al 40 per cento.
La riforma pensioni dei lavoratori precoci, secondo Occhiodoro, dovrebbe contenere punti fondamentali quali l'introduzione della pensione anticipata a 62 anni slegata da mutui e prestiti, l'abolizione dell'aspettativa di vita, con quest'ultimo fattore che porterà i precoci ad avere oltre 43 anni di contributi prima di andare in pensione, ed infine la rivisitazione del sistema contributivo.
Cesare Damiano, in risposta a Tito Boeri, ha rivendicato gli importanti provvedimenti presi dal precedente esecutivo, e che sono stati di fatto confermati da Leonardi, con cui il padre del ddl numero 857 si è complimentato di recente attraverso una nota apparsa sul proprio sito ufficiale. L'onorevole ha poi ricordato a Damiano che il risparmio sulla spesa pensionistica, proprio grazie alle ultime riforme intraprese, dal 2004 in poi, si aggira intorno ai 900 miliardi fino al 2050. Per avere altri aggiornamenti sul tema pensioni cliccate Segui in alto a destra.