Le ultime notizie Scuola ad oggi, martedì 3 gennaio 2017, riguardano il nuovo contratto integrativo mobilità docenti 2017/8 ed, in particolare, le reazioni provenienti dall'ANP, l'Associazione Nazionale Presidi. Probabilmente ricorderete come nelle ore precedenti il raggiungimento dell'intesa Fedeli-sindacati, la vice presidente Lucia Cianfriglia aveva caldamente invitato la neo ministra dell'istruzione a non 'stare al gioco' dei sindacati.

Ultime news scuola, martedì 3 gennaio 2017: ANP all'attacco contro l'intesa Fedeli-sindacati sulla mobilità

Ebbene, la Cianfriglia è tornata all'attacco, a pochi giorni di distanza dall'accordo, sostenendo sul quotidiano 'Repubblica' che l'intesa Miur-sindacati farà tornare indietro nel tempo il nostro sistema scolastico e che, in questo modo, non sarà più possibile mettere in atto la chiamata diretta. 'Un sistema che avrebbe portato negli istituti i docenti migliori - sostiene la Cianfriglia - e per docenti migliori si intende i più adatti al piano formativo di ogni scuola'. Un concetto che è stato ripreso da Mario Rusconi, confrontandosi su Raiuno con Francesco Sinopoli, neo segretario generale della Flc-Cgil.

Mobilità docenti ultime notizie: PSP replicano alla vicepresidente ANP

Naturalmente, non poteva mancare la reazione stizzita dei Partigiani della Scuola Pubblica i quali, attraverso un comunicato diffuso nelle ultime ore, hanno replicato alla vicepresidente ANP, Licia Cianfriglia, la quale intende rivendicare la facoltà di poter scegliere gli insegnanti con la più ampia discrezionalità, dimenticando che non tutti i dirigenti scolastici sono in grado di adempiere a tutte le responsabilità che la legge 107 ha conferito loro.I PSP chiedono alla Cianfriglia come non sia possibile, allora, il percorso contrario ovvero che i docenti possano 'scegliersi' il dirigente 'adatto', non accontentandosi di quello che capita.

Una polemica, quella legata all'accordo sulla mobilità docenti che non mancherà di riproporsi nei prossimi giorni: visto come stanno andando le cose, sarebbe quantomeno opportuno un intervento del neo ministro Fedeli, anche per conoscere, in maniera più approfondita, il suo parere sulla chiamata diretta e su quanto esplicitamente indicato nella legge 107 alla luce del nuovo accordo sulla mobilità docenti 2017/2018.