Le notizie scuola di oggi, mercoledì 4 gennaio 2017, riguardano l'intesa Miur-sindacati per il nuovo contratto integrativo mobilità 2017/2018 riservato al personale docente: il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli riceverà nuovamente le delegazioni dei sindacati martedì prossimo, 10 gennaio per quella che dovrà rappresentare la dirittura d'arrivo dell'accordo.
Ultime news scuola, mercoledì 4 gennaio 2017: CCNI mobilità 2017/8 valido solo per un anno
C'è da sottolineare, comunque, che le direttive che verranno messe nero su bianco riguarderanno esclusivamente il prossimo anno scolastico 2017/2018.
Come riportato dal sito specializzato Orizzonte Scuola, dunque, i docenti che hanno considerato l'ipotesi di vedere un po' come andranno le cose questa primavera per poi provare a fare domanda il prossimo anno, dovranno rivedere i loro piani: o presentare domanda oppure rinunciare, non sapendo, però, che cosa succederà in futuro.
Infatti, il nuovo contratto integrativo sulla mobilità del personale docente 2017/2018 sarebbe da considerare, a tutti gli effetti, un'altra operazione straordinaria dopo quella messa in atto dalla Buona Scuola lo scorso anno.
Mobilità docenti ultime notizie: provvedimento straordinario come lo scorso anno
Perchè possiamo definirlo come un atto straordinario? Prima di tutto, perchè, non dimentichiamocelo, rappresenta pur sempre una deroga a quanto contenuto nella legge 107; in seconda battuta, si è arrivati ad una nuova mobilità in ragione della trasformazione di un 'tot' di cattedre dall'organico di fatto a quello di diritto, anche se, ad oggi, non ci è dato ancora di sapere quanti saranno questi nuovi posti (il Miur spinge per 25mila, il Mef ne potrebbe autorizzare anche meno della metà).
Dunque, si tratterebbe, a tutti gli effetti, di un provvedimento straordinario, anche perchè è impossibile, ad oggi 4 gennaio, ad un solo mese di distanza dalle dimissioni di Matteo Renzi, ipotizzare quale sarà il futuro del governo Gentiloni. Aspettiamo, intanto, la firma sul CCNI (ancora non del tutto scontata) e poi vedremo quali saranno le scelte politiche per il prossimo futuro.