Le ultime notizie Scuola ad oggi, martedì 17 gennaio 2017, riguardano il confronto tra Miur e sindacati in merito al nuovo contratto mobilità docenti per il prossimo anno scolastico 2017/2018.

Uno degli aspetti più interessanti, come riportato dal quotidiano 'Italia Oggi', è l'accantonamento dell'ipotesi secondo la quale i docenti che presenteranno domanda di mobilità avrebbero dovuto indicare obbligatoriamente anche gli ambiti, oltre che, naturalmente, le scuole (fino ad un numero massimo di cinque).

Ultime news scuola, martedì 17 gennaio 2017: mobilità docenti, la sede batte l'ambito, addio chiamata diretta?

Secondo quanto riportato dal noto quotidiano, infatti, Miur e sindacati avrebbero concordato in merito alla possibilità data ai docenti di chiedere solamente il trasferimento o il passaggio su sedi scolastiche. Ciò significa che i docenti potranno scegliere liberamente se indicare nella loro domanda anche gli ambiti oppure no. Sappiamo bene come, complessivamente, le preferenze relative alle sedi non potranno essere più di cinque. Pertanto, nel caso in cui un docente non avesse interesse a chiedere anche gli ambiti, le preferenze che potrà indicare non potranno essere più di 5. Se, al contrario, il docente ritenesse opportuno indicare anche gli ambiti, le preferenze potranno arrivare fino a un massimo di quindici: cinque sedi e dieci ambiti.

Se tale accordo verrà confermato per iscritto nel nuovo contratto, ne deriva che l’acquisizione della titolarità della nuova sede escluderà l'assoggettamento del docente interessato agli ambiti e, soprattutto, alla chiamata diretta.

Mobilità docenti ultime notizie: il nodo della mobilità verso istituzioni scolastiche su più comuni

In ogni caso, l'amministrazione centrale sembra non voler cedere su un'altra questione, quella riguardante i 'codici' delle scuole: infatti, il Miur insisterebbe sul dire di NO ai trasferimenti o passaggi sui codici delle scuole, ma solamente su quelli delle istituzioni scolastiche.

Ricordiamo, infatti, come la legge 107 abbia, di fatto, cancellato gli organici delle singole scuole ed ecco perchè il Ministero dell'Istruzione insisterebbe sul fare riferimento alle istituzione scolastiche intese nel loro complesso.

In pratica, al dirigente scolastico verrebbe conferito il potere di disporre i movimenti dei docenti all’interno dell'istituzione scolastica, indipendentemente dal fatto che l'istituzione scolastica stessa sia composta da sedi ubicate in comuni diversi, magari anche distanti tra loro siano composte da scuole ubicate anche distanti tra loro e in comuni diversi. In ogni caso, la questione relativa all'indicazione delle preferenze da indicare per le istituzioni scolastiche in luogo delle scuole non è stata ancora del tutto definita.

In pratica, la mobilità verso istituzioni scolastiche articolate su diversi comuni potrebbe riservare spiacevoli sorprese e tutto ciò andrebbe in contrasto con i principi indicati dagli articoli 1175 e 1375 del codice civile, dove si obbliga alla correttezza e alla buona fede nell’esecuzione del contratto.