La Cgil dichiara: “Siamo sotto attacco”. Ad essere sotto attacco invece sono, oramai da tempo, i lavoratori italiani. Non è una semplice frase ma richiama quello che molti lavoratori oggi pensano dei sindacati. Intanto, la Cgil ha proposto tre quesiti referendari di cui uno propone l’abolizione dei voucher. La Consulta tra due giorni si esprimerà in merito all’ammissibilità di tali quesiti.

Il caso della mail inviate: 'minimizzare sui voucher del Sip di Bologna'

La maggiore polemica di questi giorni nasce soprattutto dalla clamorosa scoperta che il Sindacato dei pensionati di Bologna ha utilizzato questo strumento contrattuale per le prestazioni lavorative dei dipendenti della propria struttura.

Per correre ai ripari la Cgil dirama una nota interna alle sedi territoriali del sindacato con le direttiva circa l'accaduto. Da quanto si apprende da Tania Scacchetti, Segretaria Confederale nazionale della Cgil, la famosa nota interna che è stata inviata lo scorso 6 gennaio 2017 è stata una scelta abbondantemente condivisa da tutti i componenti della segreteria nazionale.

Il contenuto della nota e le dichiarazioni ufficiali della Cgil

Dopo lo scandalo nella sede bolognese del Sip, la segreteria nazionale della Cgil dirama alle strutture sindacali di tutto il territorio nazionale una nota interna, invitando tali strutture a minimizzare su quanto accaduto presso la sede sindacale dei pensionati di Bologna.

All’interno della mail si legge quanto segue: “L’obiettivo che dobbiamo perseguire, in queste ore delicate, deve essere quello di rilanciare la validità delle nostre ragioni, supportate da milioni di firme raccolte nei mesi scorsi, evitando i processi ed evitando di alimentare fratture nella organizzazione e nella sua immagine pubblica”.

Per onore di cronaca, tale contenuto in un primo momento segreto è stato successivamente pubblicato dalla nota testata giornalistica di Repubblica. Lo scopo di quel comunicato interno era quello di minimizzare sulle polemiche, sorte nei giorni scorsi, che si stavano evidenziando con i maggiori organi di stampa. Uno scandalo a tutti gli effetti, in quanto lo stesso sindacato della Camusso, sin da sempre, ha tenuto un atteggiamento contrario rispetto alla volontà del governo Renzi sull’utilizzo dei voucher nel mondo del lavoro.

Tra due giorni la Consulta stabilirà l'ammissibilità del Referendum sull'art. 18 e sui voucher

Il referendum a cui la stessa Scacchetti si riferisce sul finire delle sue dichiarazioni, è legato alla decisione che il prossimo 11 gennaio la Corte Costituzionale prenderà circa l’ammissibilità o meno di tre quesiti referendari posti proprio dallo stesso sindacato della Camusso. In particolare, i tre quesiti richiedono alcune modifiche al Job Act, come la reintroduzione dell’art. 18 e l’abolizione dei voucher. Ed è proprio per questo che la Cgil oggi è sulla bocca di tutti, perché chi chiede l’abolizione di una stortura legislativa non può poi avvalersene.

L’indignazione dei lavoratori per il contenuto della e-mail

La vera indignazione su questo argomento sta nel fatto che centinaia di migliaia di lavoratori si sarebbero aspettati di trovare all’interno di quella e-mail un secco invito da parte della Cgil ad interrompere, seduta stante, qualsiasi tipo di contratto di lavoro sottoscritto attraverso i tanto vituperati voucher. Invece, in quella nota, paradossalmente, si chiedeva espressamente a tutti i responsabili sindacali di mettere a tacere le polemiche di questi giorni sulle prime pagine dei giornali.

Chi volesse rimanere aggiornato sulle notizie del mondo del lavoro, può 'seguire' l'autore dell'articolo