Come affrontare la prova Invalsi senza ansia è senza dubbio il desiderio di molti studenti. In realtà questa voglia alberga anche nei docenti che possono essere assediati dallo stress in vista di tali prove. La prima volta fu introdotta nel 2007, ma era vista solo come indagine statistica. Due anni più tardi sarebbe diventata un punto fermo nei parametri valutativi dell’esame del primo ciclo d’istruzione.
Invalsi: con serenità per gli insegnanti
Come affrontare la prova Invalsi senza ansia per gli insegnanti forse è una premessa strana, ma anche per loro esiste la via più corretta da seguire per prepararsi al meglio.
Il docente non viene valutato sulla base del risultato conseguito dalla classe, né viene comparato al risultato ottenuto da qualche collega. Lo stress può essere generato dal cheating: può capitare che il docente decida di aiutare gli alunni nello svolgere la prova per potere fare bella figura avendo una classe che ha ottenuto un buon risultato finale.
Invalsi: no stress per gli alunni
Dal 2018 forse saranno applicate modifiche alla somministrazione della prova allo scopo di ridurre stress e ansia. Spesso alcuni istituti mettono a disposizione ore extra-curriculari in cui esercitarsi alla prova nazionale. E' quindi bene concentrarsi su un buon risultato, ma per raggiungere quest'obiettivo è necessario molto impegni.
E' molto importante curare la grammatica, ma anche la comprensione dei testi per l’italiano, mentre per la matematica bisogna allenare le capacità logiche. E' bene usare il tempo a disposizione con criterio: non perdere troppo tempo sulle domande che ci appaiono più difficili ed invece dedicarsi meglio a quei quesiti che pensiamo di sapere.
Non si deve cercare di copiare dal compagno di banco che ci pare più sicuro di noi. Infine, bisogna cercare di riequilibrare l'intera situazione: se è pur vero che la prova Invalsi rappresenta una prova importante, è anche vero che le altre prove che gli studenti devono affrontare durante l'intero corso dell'anno scolastico sono ugualmente importanti.
