Il concorso Scuola voluto da Renzi è stato un flop: i dati di Repubblica di qualche giorno fa, ripresi anche da Anif, non lasciano alcun dubbio. Organizzazione e tempistica non hanno funzionato per niente. A distanza di quasi un anno, ha fatto notare C. Zunino proprio su Repubblica, mancano i/3 delle graduatorie di merito, per la precisione 436. questo scatena una serie di reazioni a catena che potrebbe portare ad un ritardo nel bandire il prossimo concorso a cattedra.
Concorso docenti flop: i dati
Il concorso scuola è decisamente andato male. In alcune regioni devono ancora svolgersi le prove orali, mentre secondo Renzi lo scorso primo settembre tutti i docenti sarebbero stati in cattedra.
Si pensa che le procedure dovrebbero concludersi verso aprile, con 8 mesi di ritardo. Al 15 settembre 2016 si conoscevano i nomi di oltre 20.500 vincitori, ma solo la metà sono saliti in cattedra. Gli altri dovranno attendere il prossimo settembre. Il problema più grosso è che per smaltire tutte le assunzioni previste, spiega Zunino, probabilmente si arriverà all'anno scolastico 2019-2020. L'effetto domino spingerà in avanti i successivi bandi? Non è da escludere. In questo caso i danneggiati non sarebbero solo i candidati del concorso 2016, ma anche quelli del prossimo concorso, che si annunciano essere numerosi.
Ritardi e problemi nelle procedure
Purtroppo il mondo della scuola non è nuovo ai ritardi e ai problemi da risolvere nelle procedure programmate.
Per ricordarne solo alcuni, ci sono il ritardo nel fornire i 500 euro della card docenti e tutti i problemi ad essa legati, il ritardo nel pagamento del bonus al merito, che ancora deve essere interamente incassato, il ritardo negli stipendi dei precari e a volte anche degli altri docenti su NoiPA, la fretta con cui è stata emanata la legge 107 e in seguito anche le deleghe che l'accompagnavamo e che sono tutt'ora in discussione.
E l'elenco potrebbe continuare. Vedremo come andrà a finire solo col tempo, sebbene le prospettive non siano delle più rosee.
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