Il Governo ottiene il si del Senato sul decreto Milleproroghe sul quale era stata posta la fiducia. A dire il vero, la fiducia era stata chiesta sul maxi emendamento al decreto stesso che era già stato licenziato ed il provvedimento è passato con 153 sì e 99 voti contrari. Il Senato ha di fatto terminato il lavoro su questo importante atto del Governo, che adesso continuerà il suo percorso parlamentare alla Camera, per la sua definitiva approvazione prevista per fine febbraio. . Ecco punto per punto cosa contiene il provvedimento.

Gli interventi su commercio ambulante e taxi finiscono in piazza

Diversi settori sono stati interessati dal maxi emendamento appena approvato in Senato e non senza strascichi polemici. Per il commercio ambulante, rispetto al testo iniziale del Milleproroghe, sparisce un importante riserva. Infatti, Tutte le concessioni per gli ambulanti andranno in scadenza a fine 2018, quelle già in essere, ma anche quelle sulle quali ci sono già procedure di assegnazione avviate. Quest’ultimo punto era presente nel testo originario del Milleproroghe ed il maxi emendamento lo ha cancellato. In pratica, tutti i lavoratori del settore hanno ottenuto una proroga di due anni delle loro concessioni, nessuno escluso, in attesa che venga applicata la direttiva Bolkestein sulla liberalizzazione e semplificazione della burocrazia per il settore.

Un aspetto questo che aumenterà la concorrenza per la libera circolazione tra stati di questi soggetti e che ha portato i lavoratori in piazza lo scorso 14 febbraio, davanti Palazzo Madama. Lo stesso per le norme anti UBER, quelle contro i taxi abusivi che sono state rinviate, tra le polemiche dei tassisti scesi in piazza, alla fine del 2017.

DIS.Coll, affitti e cassa integrazione

Via libera all’estensione della disoccupazione per i co.co.co che sarebbe dovuta finire nel 2016. Infatti, per i soggetti che perdevano il lavoro a partire dal 1° gennaio 2017, nessun paracadute era previsto perché quello a loro dedicato, come confermato dall’INPS qualche giorno fa, scadeva il 31 dicembre 2016.

Il maxi emendamento ha esteso al 30 giugno questo importante istituto, prevedendo una spesa di 19,2 milioni e assegni da 800 euro al mese, per 4 mesi a quasi 6.000 lavoratori. Proroga di un anno alla cassa integrazione dei lavoratori impiegati nei partiti politici. Per i precari dell’ISTAT, prorogata fino a fine 2018 la scadenza dei loro contratti a tempo determinato. Via libera alle assunzioni di 887 nuovi poliziotti penitenziari e spostata al 31 dicembre 2017 la data di scadenza dei concorsi da dirigenti delle Agenzie Fiscali che erano scaduti a fine 2016. Per gli affitti, cedolare secca più semplice con lo stop all’inserimento degli estremi dei contratti di fitto per la dichiarazione ICI o per poter usufruire della detrazione al 30% con le dichiarazioni dei redditi.

Altre novità nel testo

Dal punto di vista fiscale, corretta una norma del nuovo spesometro come fuoriuscita dal Decreto Fiscale. La liquidazione dell’IVA resta ad invio trimestrale come previsto dal collegato fiscale alla Legge di Bilancio, mentre per l’invio delle fatture sotto IVA, emesse e ricevute, l’obbligo di invio diventa semestrale, con una evidente semplificazione per gli addetti ai lavori. Per gli asili nido, l’adeguamento alle nuove norme antincendio viene spostato a fine anno. Viene prorogata fino al 31 dicembre 2017 la detrazione del 50% dell’IVA pagata per l’acquisto di case di classe energetica A e B. In questo modo, anche per le operazioni di acquisto nel 2017, la parte di IVA potrà essere detratta nel 730 o nel modello Redditi PF del 2018.