Non solo pensioni come obiettivo principale del Governo Gentiloni. Il lavoro dell'Esecutivo, infatti, si concentra anche sulla riforma della Pubblica Amministrazione. Un altro passo fondamentale è stato compiuto nei giorni scorsi con l'approvazione di due decreti legislativi da parte di Palazzo Chigi con lo scopo di rivedere il testo unico del pubblico impiego.

Le novità introdotte dal decreto

Sono tante le novità che potrebbero essere introdotti con i provvedimenti approvati dal Governo: dalla riduzione del precariato, alla lotta all'assenteismo nella pubblica amministrazione, alla flessibilità del lavoro e al passaggio delle visite fiscali all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Si tratta di argomenti che vengono affrontati in uno dei decreti legislativi che detta alcune modifiche del testo unico del pubblico impiego. Il provvedimento, infatti, prevede l'introduzione del superamento della dotazione organica con lo scopo di attuare nuove campagne di reclutamento in base ai reali fabbisogni della PA. Spazio anche alla riduzione del precariato grazie ad un nuovo piano di assunzioni riservato ai lavoratori con contratto a tempo determinato che hanno maturato almeno tre anni di servizio.

Il nuovo decreto prevede anche il passaggio delle visite fiscali dalle Asl all'Inps al fine di rendere più efficace la lotta all'assenteismo. Di fondamentale importanza anche la cosiddetta staffetta generazionale volta a dare più spazio ai più giovani che faticano a trovare un'occupazione.

Novità anche per quanto riguarda la responsabilità disciplinare dei dipendenti pubblici che, in caso di violazione del codice di comportamento potranno essere sospesi dal servizio.

Al via 3,2 milioni di rinnovi contrattuali

L'altro decreto, invece, si baserebbe sulla valutazione della performance dei dipendenti del pubblico impiego e alla revisione dei ruoli all'interno delle forze di Polizia oltre al ridimensionamento del corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Il via libera del Governo ai decreti legislativi dovrebbe portate a circa 3,2 milioni di rinnovi contrattuali per gli appartenenti al settore pubblico. Spetta adesso al ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia dare avvio ai rinnovi dopo aver comunicato gli atti di indirizzo all'Aran.