La ministra dell'istruzione, Valeria Fedeli, ha ampiamente parlato della situazione della Scuola pubblica italiana, nel corso del suo intervento, in qualità di ospite della trasmissione 'Studio24' andata in onda ieri, venerdì 3 febbraio, su Rainews 24. Diversi i temi toccati durante il programma, in modo particolare ci vorremmo soffermare su quanto detto dalla ministra sull'argomento docenti e precariato.

Ultime news scuola, sabato 4 febbraio 2017: Valeria Fedeli 'I docenti devono essere sostenuti'

'Noi dobbiamo sempre più qualificare il modo in cui l'apprendimento, lo studio, la formazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze - ha dichiarato il ministro - Dico una cosa in più, un sogno oltre che la necessità di tutta l'Italia.

Io penso che, col tempo e con la dovuta gradualità, raggiungeremo un importante obiettivo: credo che fare il docente, essere insegnante dovrebbe essere la professione più complessa, più bella ma anche più sostenuta da parte di questo paese: lo dico perchè, secondo me, questo è l'elemento che dovrebbe caratterizzare il dibattito pubblico sulla scuola.'

Valeria Fedeli e il precariato, notizie 4 febbraio: 'Sono sorti tra i docenti interessi divergenti'

Dunque, è necessario che il Paese riconosca l'importanza della figura dell'insegnante e debba sostenere il suo ruolo nel dibattito pubblico sulla scuola. In merito al tema del precariato, la ministra ritiene che debba essere fatto un 'ragionamento sulla procedura d'ingresso dei docenti.

I docenti precari sono persone che hanno delle legittime aspettative perchè le modalità di reclutamento, le diverse graduatorie che si sono determinate negli anni si sono sovrapposte, per cui ci sono anche materialmente degli interessi divergenti a seconda delle fasi in cui ti sei formato, hai preso l'abilitazione e sei entrato nelle graduatorie'.

Ministro Fedeli: 'Vogliamo cambiare, dando certezza e durevolezza alle procedure d'ingresso nella scuola'

Il ministro Valeria Fedeli ritiene che 'questa sia una necessità che il Ministero debba tener presente, a cominciare da me. Una necessità che cercherò di affrontare con equilibrio e con serietà: non sarà una questione semplice perchè si tratta di una stratificazione che si trascina da anni e anni - ha sottolineato il numero uno del Miur - Il sogno e l'obiettivo che cercheremo di perseguire sarà quello di dare certezza e durevolezza alle procedure d'ingresso nella scuola, per evitare i ricorsi: nell'immediato, dovremo riequilibrare ciò che riguarda il passato, nel futuro c'è la nuova legge delega che si propone di dare certezze ai nuovi insegnanti.'