L'unica soluzione alla 'supplentite'? Quella di riaprire le Graduatorie ad Esaurimento a tutti docenti che si sono abilitati dopo il 2011 attraverso i vari corsi Tfa, Pas, Scienze della formazione primaria etc...Questa la proposta che viene ribadita dal presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, che sottolinea come questa soluzione rappresenti l'unica via d'uscita per evitare che nei prossimi anni si possa assistere ad un ricorso sistematico al personale precario.

Ultime news scuola, venerdì 10 febbraio 2017: Anief 'Riaprire le Gae per i docenti abilitati'

Tra l'altro, incrementare i posti a supplenza, ha rimarcato il numero uno del giovane sindacato, vuol dire porsi in netto contrasto con le direttive imposte dall'Unione Europea che ha chiesto in più di un'occasione allo Stato Italiano di stabilizzare tutti i precari con titoli e con un servizio superiore ai 36 mesi. La riforma della Scuola più contestata nella storia della Repubblica italiana, la Buona Scuola renziana, ha fallito in questo obiettivo ed è quindi arrivato il momento di andare in direzione opposta.Triste a dirsi, la riapertura delle GaE non è stata prevista nel testo dell'Atto N. 377, ovvero il decreto attuativo relativo al nuovo reclutamento e formazione iniziale dei docenti della scuola secondaria ma Pacifico sottolinea come basterebbe dare seguito agli emendamenti proposti alle otto leggi delega, emendamenti presentati durante l'audizione in Senato che si è tenuta la settimana scorsa.

Riforma reclutamento: precari abilitati dovranno aspettare, come minimo, ancora 6 anni, ecco perchè

Il provvedimento, secondo il presidente dell'Anief, si rende necessario dal momento in cui diverse classi di concorso hanno già esaurito le proprie graduatorie: se lo Stato italiano insisterà nell'impedire la riapertura delle GaE ai docenti abilitati delle graduatorie d'istituto, il sindacato sarà costretto a denunciare l'inadempienza e a richiedere risarcimenti milionari.Tra l'altro, occorre sottolineare come la nuova procedura per il reclutamento dei docenti prevede un tempo d'attesa di almeno 6 anni in quanto i precari dovranno attendere sino al 2020 per poter partecipare al concorso: nel caso di superamento della selezione, saranno costretti ad intraprendere il nuovo percorso che, nella migliore delle ipotesi, li porterà al contratto a tempo indeterminato solo nel 2023 e, per giunta, con uno stipendio iniziale privato degli scatti di anzianità.