Le ultime notizie Scuola, ad oggi, mercoledì 8 febbraio 2017, riguardano l'incontro avvenuto ieri tra i vertici ministeriali e i rappresentanti dei sindacati in merito alla delicata questione della chiamata diretta. Come ampiamente previsto, il primo serio confronto si è concluso con un nulla di fatto.
La prima bozza di contratto, presentata dai tecnici del Miur sul tavolo della trattativa, non ha assolutamente soddisfatto le parti sociali, in quanto il dicastero di Viale Trastevere continua ad insistere sul concedere ampia discrezionalità ai dirigenti scolastici in merito alla scelta dei docenti da inserire nel proprio organico.
Ultime notizie scuola, mercoledì 8 febbraio 2017: esito incontro Miur-sindacati su chiamata diretta
Si era parlato di un Collegio dei Docenti che si sarebbe dovuto esprimere sui criteri di scelta dei docenti, lasciando, in pratica, solo l'ultima parola al DS, mentre, in realtà, secondo quanto riferito dalla Flc-Cgil, la proposta del Ministero dell'Istruzione prevede che l'organo collegiale venga semplicemente 'sentito' con un elenco nazionale che presenterebbe un numero minimo di 36 requisiti possibili, validi per tutto il territorio nazionale.
Secondo la direttiva di Viale Trastevere, il dirigente scolastico dovrebbe, in pratica, stabilire un ordine prioritario nel suddetto numero di requisiti e successivamente sentire il collegio dei docenti per chiedere un parere; poi, in ogni caso, il preside andrebbe, comunque, avanti con la chiamata per competenze, così come indicato nella legge 107.
In pratica, siamo tornati al punto di partenza, quello che aveva causato la rottura della trattativa la scorsa estate: il ruolo del Collegio dei Docenti sarebbe da considerarsi assolutamente marginale, in quanto la decisione finale spetterà sempre al preside.
Chiamata diretta ultime notizie: il Miur non molla su legge 107, pieni poteri o quasi al DS
Tra l'altro, la Flc-Cgil ha sottolineato come sia emerso un altro punto critico, in merito alla procedura che verrebbe adottata dagli Uffici Scolastici Regionali in occasione dell'assegnazione dei docenti alle scuole: nella bozza Miur, il punteggio degli insegnanti non sarebbe neppure menzionato.
Dunque, falsa partenza nella trattativa o, per dirla tutta, siamo di fronte ad una prima fumata nera: le cose si complicano e visto che l'accordo sulla mobilità 2017/2018 è strettamente collegato a quello sulla chiamata diretta, il futuro non si preannuncia troppo roseo.