Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni ha annunciato l’abrogazione dei voucher, spiegando che quest'intervento eviterà strumentalizzazioni ed una nuova campagna elettorale. Il referendum, ossia il parere del popolo, proclamato dai sindacati per il 28 maggio prossimo, non sarà dunque necessario perché il governo ha già deciso.
Gentiloni ha sottolineato che nelle prossime settimane verranno varate nuove norme per regolamentare il lavoro occasionale e saltuario, un problema che non è stato di certo risolto con l’eliminazione dei voucher. Secondo il capo del Governo, questo metodo di pagamento si era deteriorato e, al più presto, ci saranno nuove regole da definire insieme ai sindacati per sostituire i buoni lavoro.
Abrogazione voucher e conseguenze
Il decreto legge sull’eliminazione dei voucher consente, a chi li ha già acquistati, di poterli utilizzare fino al 31 dicembre 2017, e durante questa fase transitoria sarà promulgata una legge per regolamentare il lavoro saltuario. La decisione della commissione lavoro della Camera ha suscitato un vespaio di polemiche perché, di fatto, ha bypassato completamente il referendum previsto per il 28 maggio dalla CGIL, agendo quindi senza ascoltare l'opinione degli elettori. Le associazioni di categoria prevedono che aumenterà il lavoro nero, in particolare nel settore agricolo, ambito nel quale vengono maggiormente utilizzati i voucher. Il lavoro sommerso rischia di estendersi anche a tutti gli altri settori, perché questo metodo di pagamento è quello maggiormente utilizzato nell’ambito di tutte le prestazioni occasionali e saltuarie.
Progetti del governo sul lavoro saltuario
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa "Reuters", il governo Gentiloni ha promesso al più presto nuove regole per il lavoro occasionale, dal momento che il sistema dei buoni lavoro era, secondo il premier, uno strumento ormai obsoleto, che non rispondeva a esigenze moderne ed efficienti, se non solamente per occasioni molto specifiche.
Il confronto con il Parlamento e le parti sociali è previsto nelle prossime settimane per trovare una risposta alla regolamentazione del lavoro occasionale che, purtroppo, è sempre più diffuso in Italia.