Stefano Parisi, leader di Energie per l'Italia, ha espresso la sua opinione sulla situazione dei docenti nel programma "Un giorno da pecora", in onda su Rai1. Ciò che lui pensa è in totale disaccordo con quanto detto e fatto da Renzi finora. Anzi, è in disaccordo anche con quanto dovrà essere fatto ma è già in programma. Stefano Parisi asserisce che i docenti italiani non sono abbastanza formati per adempire al proprio ruolo, ciononostante le assunzioni non si placano, ma continuano a procedere e la situazione langue. Secondo il leader di Energie per l'Italia la situazione dovrebbe essere affrontata in maniera totalmente differente per potere avere delle scuole più adatte ad accogliere i giovani studenti grazie alla presenza di insegnanti più preparati.

Docenti: stipendi troppo bassi e formazione scarsa

Stefano Parisi si è quindi espresso chiaramente quando è stato intervistato nel programma "Un giorno da pecora". Il politico non ha esitato a dare la propria opinione sulla situazione nella quale verte la Scuola italiana. Gli insegnanti secondo Parisi, non ricevono una formazione adeguata per il ruolo che vanno a ricoprire, non si investe abbastanza per immettere in ruolo personale competente che dovrà poi formare le giovani menti del paese. Anzi, le nuove immissioni in ruolo prevedono l'assunzione di altri 25 mila docenti, che vanno a sommarsi alla vasta schiera degli insegnanti già presenti in Italia. Considerazioni queste che si scontrano con il lavoro fatto dai sindacati per potere garantire posti di lavoro e che si scontrano con i docenti precari che sognano l'ambito posto fisso.

Parisi sembra quanto mai convinto delle sue affermazioni, tant'è che asserisce di riuscire a raggiungere il 10% nelle prossime elezioni, complice anche questa sua visione della situazione sulle scuole italiane. In definitiva, Parisi vorrebbe bloccare la fiumana di assunzioni per garantire l'ingresso nelle aule solo a personale formato adeguatamente; personale al quale Stefano Parisi vorrebbe garantire anche un compenso maggiore in linea con una preparazione adeguata poiché - lamenta il politico - lo stipendio dei docenti in Italia è troppo basso.