L’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha recentemente pubblicato le ultime novità riguardanti gli importi degli assegni nucleo familiare del corrente anno. L'INPS, in base a quanto emerge dalle rispettive tabelle, avrebbe confermato gli stessi valori previsti per l'anno precedente. Coloro che non hanno potuto presentare la domanda, al fine di ottenere tali assegni, entro il mese di Luglio 2016, potranno ancora inoltrarla, essendo la prescrizione quinquennale.
I dettagli
Ciò significa che, pur essendo la domanda presentata oltre il termine stabilito, il richiedente ha comunque diritto a percepire le somme che non gli sono state corrisposte a causa del ritardo.
Gli importi fissati dall'INPS, come sempre, risultano essere proporzionali al reddito della famiglia; tale reddito, viene ricalcolato ogni anno sulla base delle variazioni degli indici di consumo delle famiglie, i cui componenti appartengono a determinate categorie. Essendo quest'anno rimasto stabile tale indice, l'istituto nazionale della previdenza sociale ha riconfermato gli stessi importi dell'anno 2015/2016. Questi assegni, ricordiamo, vengono assegnati dall'INPS alle famiglie i cui componenti fanno parte di alcune specifiche classe di lavoratori, qualora il loro reddito complessivo non superi la soglia massima prevista dallo Stato.
Ecco chi potrà beneficiare di tali assegni
Per quanto riguarda le categorie di soggetti che potranno richiedere gli assegni nucleo familiare, ricordiamo che, le relative domande dovranno essere presentate ai propri datori di lavoro.
Potranno essere presentate anche direttamente all'INPS, compilando gli appositi modelli per l’assegno, procedendo ad aggiornare tutti i redditi percepiti dalle rispettive famiglie. Per quanto concerne, invece, i soggetti che potranno beneficiare di tali assegni, essi sono coloro che appartengono alla classe di lavoratori subordinati, alla classe di lavoratori parasubordinati, coloro che ricevono gli ammortizzatori sociali e i pensionati ex dipendenti statali. Alle madri disoccupate o casalinghe, alle donne che hanno adottato o che hanno sotto affidamento un bambino, sarà versato tale assegno direttamente dal rispettivo Comune e non dallo Stato.