Cosa sono i diritti inespressi? Come verrà ricalcolata la pensione con i diritti inespressi? Queste sono le due domande più frequenti che negli ultimi giorni si stanno ponendo i cittadini. L'Inps definisce con tale termine i diritti, appunto, e le agevolazioni sugli assegni previdenziali che non scattano automaticamente. Questi diritti dunque bisognerebbe richiederli. Non chiedendoli si rinuncerebbe a una grande cifra dell'assegno pensionistico. Vediamo come funziona.

I diritti inespressi: come incidono sulla pensione

Sarebbero migliaia i pensionati che potrebbero godere dei cosiddetti diritti.

Molti però sono ignari della procedura e non richiedere queste agevolazioni li fa rinunciare ad una buona parte dell'assegno pensionistico. In molti casi basterebbe fare una domanda, ovviamente su un apposito modulo, in cui si richiede un aumento della pensione. Con i diritti inespressi, l'assegno aumenterebbe di circa 300 euro. Stando a delle stime che sono emerse, ad averne diritto sarebbero ben 6 mila pensionati su 18 mila. Il periodo di retroattività sugli arretrati si estende a cinque anni. I diritti inespressi però riguardano tutte quelle Pensioni che sono sotto i 750 euro, Stando ai dati che sono emersi, andrebbe ricalcolata una pensione ogni tre. Sono tanti i pensionati che non sanno di avere diritto mensilmente a importi maggiori: somme non richieste ma che sono dovute e non vengono però versate dall’Inps a causa di errori, calcoli sbagliati o domande mai fatte.

Come ottenere il ricalcolo?

Per ottenere il nuovo conteggio dell'assegno vi basterà collegarvi al portale online INPS. Ossia basterà che vi colleghiate al sito www.inps.it e collegarsi alla vostra scheda personale con PIN. Dopodiché basterà accedere alla sezione 'cedolino pensione e servizi collegati'. Qui troverete tutti i dettagli per fare la domanda sul ricalcolo. Chi non riesce autonomamente potrà chiedere maggiori informazioni ad un CAF o recarsi direttamente agli uffici INPS del proprio territorio. Ulteriori dettagli emergeranno.