I sindacati fanno sentire la loro voce sulla riforma Pensioni in vista del nuovo incontro con il governo in programma lunedì 13 marzo. Donne e giovani le priorità indicate dai leader di Cgil, Cisl e Uil rispettivamente Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Il tavolo di confronto, coordinato dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, è stato aperto nelle scorse settimane dal Governo Gentiloni che sulla previdenza si muove nel solco tracciato dal Governo Renzi, che tramite l'ex sottosegretario alla presidenza del consiglio, Tommaso Nannicini, aveva parlato di rivisitazione del sistema contributivo e dunque modifiche alla legge Fornero e anche di una possibile Opzione Donna Social per la pensione anticipata delle lavoratrici.

Intanto, a proposito di Od, tornano in piazza le lavoratrici del comitato Opzione Donna Proroga 2018: una manifestazione di protesta è in programma il 23 marzo prossimo davanti palazzo Montecitorio. Restano in attesa di risposte da parte dell'esecutivo anche i lavoratori precoci che ormai da tempo chiedono di poter andare in pensione con Quota 41 di anzianità contributiva.

Pensioni, le proposte della Uil per le donne

"Anche nella previdenza - ha detto ieri il segretario generale della Uil in occasione della festa dell'8 marzo - ci sono differenze enormi tra uomini e donne, perché la media delle pensioni delle donne - ha spiegato Carmelo Barbagallo - sono quasi la metà di quella degli uomini. Cominciare a intaccare il gap tra uomini e donne - ha proseguito il dirigente sindacale illustrando in sintesi le proposte della Uil - è un impegno concreto, è una delle risposte possibili, è un tassello importante".

Le proposte della Uil per la seconda fase della riforma pensioni vanno dalla rivisitazione della contribuzione delle Colf per allinearle all'intera attività lavorativa prestata alla contribuzione figurativa per il lavoro di cura non retribuito delle donne; dall'equiparazione dei coefficienti di trasformazione per la previdenza integrativa tra donne e uomini all'eliminazione dell'importo-soglia per l'accesso alla pensione anticipata.

I sindacati in sintonia sulla riforma pensioni

Di tutto questo, oltre che della definizione dell'Anticipo pensionistico volontario e sociale, si comincerà a discutere il 13 marzo prossimo durante il confronto tra esecutivo e parti sociali sulla riforma pensioni. Rispetto alla proposta del premier Paolo Gentiloni di tagliare il costo del lavoro così si è espresso ieri il segretario generale della Cgil.

"Se tagliate i contributi - ha detto Susanna Camusso al Tg Zero di Radio Capital - i lavoratori che sono a sistema previdenziale contributivo come fanno a costruirsi la pensione?". Anche il segretario generale della Cisl, in un intervento pubblicato ieri sul quotidiano romano Il Messaggero, richiama anche le disparità di trattamento tra uomini e donne sul piano delle retribuzioni e delle carriere, "con conseguenze dirette - ha sottolineato Annamaria Furlan - sui salari e sulle future pensioni. La parità di retribuzione - ha aggiunto - sarebbe un grande stimolo ai consumi ed all'economia europea e solleverebbe milioni di donne dalla povertà".