Nel quadro della seconda fase della riforma Pensioni particolare attenzione dovrà essere dedicata alle donne. A chiederlo, nell'ambito del tavolo di confronto con il Governo Gentiloni, sono i sindacati. Già l'ex sottosegretario alla presidenza del consiglio Tommaso Nannicini, che per conto del Governo Renzi aveva coordinato il tavolo con le organizzazioni sindacali sulla riforma pensioni, aveva rassicurato gli interlocutori che l'esecutivo si sarebbe mosso in questa direzione e aveva parlato anche di una possibile Opzione donna social ma non chiarendo bene i dettagli della proposta.

Pensioni, la Uil chiede al governo misure per giovani e donne

"Contro le disparità di genere nella previdenza - ha dichiarato oggi in occasione della Festa della Donna il segretario generale della Uil - abbiamo fatto delle proposte". Le proposte della Uil su donne e pensioni le "inseriremo - ha spiegato Carmelo Barbagallo secondo quanto riporta l'Ansa - nella seconda fase che dovremo discutere con il ministro Poletti". Il prossimo incontro in programma con i ministro del Lavoro è il 13 marzo prossimo. La seconda fase della riforma pensioni, secondo i sindacati, "deve essere dedicata ai giovani - ha sottolineato il leader della Uil in sintonia con i leader di Cgil e Cisl - e al recupero del differenziale di genere delle donne".

Le disparità di trattamento tra uomini e donne nel mondo del lavoro e sul fronte previdenziale sono state in questi anni al centro di diverse audizioni parlamentari e diverse le proposte per ridurre il divario e adeguarsi agli standard europei. Ma ancora poco è stato fatto, secondo le parti sociali.

Lunedì 13 marzo la nuova riunione tra esecutivo e parti sociali

"Le pensioni delle donne - ha sottolineato Barbagallo a margine del convegno 'Donne e previdenza, proposte per superare le disparità di genere' - sono in media circa metà di quelle degli uomini". Le proposte della Uil sulla seconda fase di riforma pensioni vanno dall'eliminazione dell'importo soglia per l'accesso alla pensione anticipata alla valorizzazione del lavoro di cura non retribuito; dalle pensioni di garanzia che non penalizzino le donne all'uso di coefficienti uguali per le pensioni complementari di uomini e donne.

Intanto, a proposito di donne e pensioni, il 23 marzo prossimo è in programma una manifestazione di protesta del comitato Opzione Donna Proroga 2018; l'appuntamento è a partire dalle 10 in piazza Montecitorio davanti la Camera dei Deputati: si protesta contro la mancata proroga che era stata promessa dal Governo Renzi e dunque per chiedere a gran voce la prosecuzione del regime sperimentale per la pensione anticipata rosa.