Le news sulle Pensioni aggiornate ad oggi, mercoledì 1 marzo, fanno riferimento all'importante novità in merito alla proposta del Movimento 5 Stelle. Lunedì scorso, i grillini, nella figura di Luigi Di Maio, avevano lanciato l'iniziativa di rendere il trattamento delle pensioni dei parlamentari uguale rispetto a quello di tutti gli altri cittadini. Di ieri la notizia che il presidente della Camera, Laura Boldrini, avrebbe garantito di calendarizzare la proposta. In data odierna, intanto, è in programma il secondo incontro tra sindacati e governo per la cosiddetta fase 2 della discussione sul lavoro e previdenza.
Pensioni parlamentari, la Boldrini mette in calendario la proposta del M5S
Un primo passo è stato compiuto. Dal blog di Beppe Grillo, così come riportato anche sull'Huffington Post, si legge che il presidente della Camera dei Deputati ha garantito che inserirà in calendario la proposta di delibera presentata dal Movimento 5 Stelle ad inizio settimana, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte, oltre a Di Maio, il deputato Riccardo Fraccaro e la senatrice Laura Bottici. È stata quest'ultima a parlare della possibilità che la proposta di delibera del M5S sia discussa a breve in ufficio di presidenza al Senato, definendo costruttivo e cordiale l'incontro avuto con il presidente dell'Aula del Senato Pietro Grasso.
Nel post pubblicato sul blog del fondatore del Movimento, si è ricordato che, qualora la proposta andasse in porto, si abolirebbero anche i vitalizi.
Anticipo pensionistico e quota 41, secondo incontro tra governo e sindacati
Oggi, 1° marzo, nuovo confronto tra gli esponenti del governo e i tre sindacati confederali, Cgil Cisl e Uil.
Dovrebbe essere il giorno tanto atteso per la definizione dei decreti attuativi per l'Ape volontaria, sociale e la quota 41 per i lavoratori precoci. Su quest'ultima misura è bene ricordare che non tutti i precoci saranno interessati, ma soltanto coloro che rientrano nelle categorie previste per l'Ape sociale, che a differenza di quella volontaria è gratuita.
Quest'oggi si farà il punto, in particolare, sui requisiti di accesso e sulle modalità di conseguimento da parte dei pensionati. Il termine ultimo è fissato per il 2 marzo, entro il quale i decreti dovranno essere pronti, così da rispettare la data del 1° maggio, come via libera per le nuove misure, come più volte ribadito dal ministro del Lavoro Poletti nei giorni scorsi.