Le ultimissime novità al 23 marzo 2017 sulla riforma pensioni e sui precoci emerse dall'incontro tra Governo e sindacati tenutosi stamattina giungono dalle ultime dichiarazioni di Poletti, della Camusso (Cgil) e di Petriccioli (Cisl). Precoci, esodati e donne stamattina si sono riversati in piazza a Montecitorio per chiedere rispettivamente la quota 41, l'ottava ed ultima salvaguardia per tutti e la proroga dell'opzione donna al 2018. Inoltre hanno richiesto a gran voce che il cumulo gratuito dei contributi valga per ogni categoria senza discrimine alcuno.

Le novità dell'ultima ora.

Novità riforma pensioni 2017 e precoci: mancano i decreti attuativi

Al momento nulla di fatto per quanto concerne i decreti attuativi tanto attesi dai lavoratori ed in particolare dai precoci, la firma non è ancora stata posta, gli aggiornamenti sullo stato dell'arte della riforma Pensioni giungono direttamente dal Ministro del Lavoro. Nei prossimi giorni ha assicurato Poletti, al termine dell'incontro sui temi previdenziali che lo ha visto coinvolto con i sindacati, il governo emanerà i decreti necessari per poter dare il via all'attivazione dell'anticipo pensionistico. Poletti ha assicurato che il governo vuole rispettare l'impegno assunto in Legge di Bilancio sui tempi concernenti l'attuazione dell'uscita anticipata dal 1 maggio.

Stiamo lavorando, ha detto Poletti, proprio per fare in modo che i decreti consentano l'entrata in vigore il primo maggio. Il Governo sta temporeggiando ancora in quanto sta effettuando degli "approfondimenti" sull'Ape social, l'uscita anticipata gratuita per le fasce più deboli.

Dell'incontro è tornata a parlare anche la leader della Cgil Susanna Camusso e Petriccioli della Cisl, ecco le loro parole

News Riforma pensioni 2017 e precoci, Camusso: molti i punti di criticità

La prima fase di confronto tra Governo e sindacati convince solo parzialmente Susanna Camusso che al termine dell'incontro afferma: "è vero che il metodo è positivo ma un pezzo di carta con il testo dei decreti non lo abbiamo ancora visto.

Il che crea un certo imbarazzo nel trarre delle conclusioni". Per cercare di rassicurare anche i lavoratori precoci, gli esodati e le donne presenti in piazza la sindacalista ha precisato che per quanto concerne la questione delle platee e delle formulazioni concernenti l'anticipo pensionistico si sono ottenute alcune rassicurazioni ma non si è ancora in grado di dare un giudizio complessivo. Le norme sull'Ape sociale, ha aggiunto la Camusso, presentano ad oggi ancora dei "punti di criticità". Tra queste le platee dei lavoratori e gli anni di contributi continuativi richiesti per poter accedere all'Ape Social e alla quota 41 per i precoci. In particolare bisogna comprendere meglio le sorti di quanti hanno avuto contratti a tempo determinato.

Pensioni anticipate e precoci, i nuovi appuntamenti

Nel corso della conferenza stampa Poletti ha detto quali sono attualmente le principali priorità dell'esecutivo: le pensioni dei giovani e la governance dell'Inps. Per trattare tali temi critici vi saranno altri due incontri tra Governo e sindacati già calendarizzati, uno per il 6 aprile e l'altro per il 13. Leggermente più positivo Petraccioli della Cisl che sebbene sottolinei una fase della previdenza ancora con luci ed ombre è soddisfatto per il fatto che dopo molti anni si sia tornati ad intervenire seriamente sulla riforma pensioni per una gestione più flessibile delle uscite dal lavoro.

Gli esodati, i precoci e le donne, che confidano nella proroga al 2018 dell'opzione donna, oggi presenti in piazza assicurano che non demorderanno il pressing nei confronti del Governo, l'obiettivo solo uno: ottenere il riconoscimento dei propri diritti pensionistici. Come considerate il temporeggiare dell'esecutivo nei confronti della firma sui decreti attuativi?