Le ultime notizie sulle pensioni, ad oggi, martedì 21 marzo 2017, sono relative al confronto tra Governo e sindacati sui decreti attuativi dell'anticipo pensionistico (Ape). Un incontro, il cui esito è stato accolto con netto disappunto dalle categorie di lavoratori interessate dai provvedimenti legislativi. Secondo la proposta formulata dall'esecutivo, le domande per l'Ape sociale e per l'anticipo destinato ai lavoratori precoci dovranno essere presentate tra il prossimo 1° maggio e il 30 giugno: un'ipotesi che ai sindacati non piace in quanto si vorrebbe almeno una doppia finestra d'uscita.

Ultime news pensioni, martedì 21 marzo 2017: Ape sociale, ancora distanti Governo e sindacati

A prescindere da questo particolare, il principale nodo da sciogliere resta quello delle platee con i sindacati che insistono affinché non vengano date interpretazioni restrittive all'Ape sociale, venendo meno all'intesa raggiunta lo scorso 28 settembre sul tema della previdenza. E' questa l'opinione di Maurizio Petriccioli, segretario confederale della Cisl che ha sottolineato come il Governo sarà chiamato a sciogliere le riserve su diverse questioni riguardanti i requisiti di accesso all'Ape sociale a favore dei lavoratori che svolgono attività gravose oltre ai benefici per i lavoratori precoci.

Pensioni, decreti attuativi Ape sociale e precoci: sindacati 'risposte insufficienti dal Governo'

Roberto Ghiselli della Cgil parla di risposte del tutto insufficienti, quelle fornite dal Governo, su diversi punti, come il criterio dei sei anni di lavoro continuativo nelle attività gravose che finirà per tagliar fuori interi settori come l'edilizia.

Anche Domenico Proietti, segretario confederale Uil, ha espresso la necessità, da parte del Governo, di accelerare la definizione dei decreti attuativi, per far si che non si aggiungano ulteriori ritardi.

Durissimo il commento di Roberto Occhiodoro sul gruppo 'Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', il quale ha parlato di 'vivisezione' da parte del Governo delle varie figure di lavoratori interessate all'Ape Sociale e alla Quota 41: 'non solo tra i cosiddetti lavori gravosi, ma anche tra figure professionali appartenenti alla stessa categoria e addirittura tra i disoccupati'.

Pensioni, Quota 41: Occhiodoro 'decreti che frammenterebbero ancora di più il mondo del lavoro'

Il problema principale, e ormai lo si era capito da tempo, resta quello delle risorse economiche, quello delle coperture necessarie. Occhiodoro ha sottolineato come giovedì prossimo sia in programma un nuovo incontro politico, tra i vertici sindacali e il governo, con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e con il Professor Marco Leonardi. Se i decreti dovessero restare così come sono stati presentati ai sindacati, saremmo di fronte a decreti che andrebbero a frammentare ancora di più il mondo del lavoro. Ed ecco perchè l'invito è quello alla mobilitazione di massa in programma proprio giovedì prossimo, 23 marzo, a Roma: il dovere è quello di 'far sentire alta la nostra voce davanti a Montecitorio'.