Dopo le polemiche seguite all'insediamento del Governo Gentiloni, e le critiche rivolte al Ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, e dopo gli sviluppi legati al TFA e all'abilitazione all'insegnamento, è la volta dei provvedimenti della Buona Scuola legati alle nuove assunzioni dei precari.
La scuola non deve essere un terreno di scontro politico: nuove assunzioni per i precari
Con la fine di febbraio, in Senato si sono approfonditi gli sviluppi legati alla Buona Scuola, con la legge 107 che ha riscosso un appoggio trasversale da parte delle forze politiche parlamentari.
In tal senso ha manifestato la sua soddisfazione proprio la Ministro Fedeli, che ha accolto positivamente il sostegno della politica per una norma fondamentale per le nuove assunzioni di precari nel mondo della scuola, soprattutto per ciò che concerne il personale docente. “Questa convergenza risponde alla necessità di fare della scuola non un terreno di scontro politico, ma un tema su cui dibattere, partendo magari anche da posizioni distanti, con l’obiettivo comune di trovare soluzioni condivise ai problemi”.
I passi avanti della Buona Scuola, tra assunzioni e concorsi
“Con la legge 107, la Buona Scuola, sono stati fatti passi molto importanti sul tema del precariato". Le parole della Ministro Fedeli esprimono pienamente la sua soddisfazione nei confronti di un progetto politico che è stato a lungo criticato, soprattutto dalle opposizioni, ma che ha tentato di dare una svolta ad un mondo, quello della scuola, da tempo statico e privo di novità.
Nel 2015 infatti un piano assunzionale straordinario ha permesso, con l'ausilio del successivo concorso, di dare risposte concrete ai precari, e ha rappresentato il primo passo verso la totale revisione del sistema d'accesso alla scuola per gli aspiranti insegnanti.
La fase transitoria della scuola: TFA e concorsi
L'auspicio della Ministro Fedeli è che l'appoggio parlamentare ottenuto il 28 febbraio nell'ambito della Buona Scuola e delle assunzioni possa permanere anche nei mesi futuri, per dare risposte a chi le aspetta da anni e delineare un progetto concreto di accesso alla scuola per tutti gli aspiranti docenti, che per lungo tempo non sono stati adeguatamente tutelati.