La Riforma Pensioni continua ad essere al centro del dibattito politico e sociale dalla sua entrata in vigore. Quello che più accende gli animi dei lavoratori e delle parti sociali coinvolte è in particolare la possibilità di uscire dal mercato del lavoro anticipatamente, grazie alla misura previdenziale introdotta per i lavoratori precoci e per altre categorie particolari di soggetti. Quello che tutti aspettano tuttavia è la pubblicazione dei decreti attuativi, gli atti normativi cioè che ufficializzeranno la procedura e le modalità di richiesta per poter usufruire dell'anticipo pensionistico.
Secondo Tito Boeri (autore dell'intera operazione) e il professore Marco Leonardi, responsabile del team economico di Palazzo Chigi, per quanto riguarda la pubblicazione dei provvedimenti attuativi "è questione di qualche giorno se non di ore".
Intanto le ultime bozze aggiornate dei lavori ci confermano, per quanto riguarda l'Ape volontario, i seguenti requisiti:
- potranno chiedere la pensione anticipata (esattamente con un anticipo di 3 anni e 7 mesi al massimo) i lavoratori che hanno compiuto almeno 63 anni;
- a garantire il reddito fino alla data ufficiale del pensionamento sarà un'Ape pari all'85% del futuro assegno pensionistico;
- l'anticipo sarà finanziato tramite l'accesso ad un prestito ventennale che, successivamente, sarà restituto tramite una rata, che graverà sulla pensione futura, pari al 4,6-4,7% per ogni anno di anticipo.
La vera novità però emessa ieri è che la stessa somma potrà essere richiesta dal soggetto senza di fatto chiedere a quest'ultimo di lasciare il lavoro.
L'anticipo dunque si qualificherà come una somma aggiuntiva allo stipendio percepito dal lavoratore, che potrà essere richiesta con gli stessi termini e le stesse modalità dell'Ape.
Ad essere stato confermato nuovamente inoltre è l'Ape sociale (l'anticipo pensionistico destinato cioè a determinate categorie di lavoratori e/o anche ai lavoratori precoci).
Considerate le scarse risorse disponibili, tuttavia, lo stesso verrà erogato ai beneficiari sulla base di apposite graduatorie stilate ad hoc che terranno conto dell'età anagrafica dei richiedenti. L'Ape sociale dunque verrà riconosciuta ai singoli fino ad esaurimento fondi.
Ricordiamo inoltre che per presentare domanda i lavoratori interessati a godere dell'anticipo pensionistico (sia Ape sociale che Ape volontaria) dovranno presentare richiesta a partire dal primo maggio ed entro il trenta giugno di quest'anno.
Dal primo luglio al trenta novembre sarà possibile presentare nuovamente domanda. I primi assegni (cui la richiesta è stata presentata a primo giro) verranno versati da ottobre a novembre, mentre per i secondi si procederà con l'erogazione tra gennaio e febbraio del 2018, solo e se resteranno risorse a disposizione.