Il Movimento 5 Stelle ha proposto di prorogare 'Opzione donna' fino al 2018. Alcuni senatori del Movimento hanno richiesto un'interrogazione parlamentare per affrontare questo argomento. Opzione donna non è stata prorogata nella legge di Stabilità del 2016. C'è stata solamente un'estensione per le donne nate nell'ultimo trimestre del 1959 (1958 per le lavoratrici autonome). Attualmente in Opzione donna rientrano solo le lavoratrici che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2015. Le dipendenti o le autonome, che quindi accedono a questa opzione, hanno 57 anni di età e 35 di contributi.

Dovranno attendere un periodo di 12 mesi (18 mesi per le autonome) detto 'finestra' prima di richiedere la pensione. La legge di Stabilità del 2016, nonostante non prorogasse l'opzione, ha esplicitamente previsto che in futuro ci possa essere nuovamente l'opzione prevista per le donne.

La proposta del Movimento Cinque Stelle

I senatori del Movimento 5 Stelle sperano quindi in una proroga fino al 2018. Le risorse economiche dovrebbero esserci, dato che c'è stato un impiego ridotto delle risorse previste dalle ultime manovre per gli oneri previdenziali. Il movimento di Beppe Grillo ha fatto notare che, a lungo termine, anche lo Stato avrebbe un vantaggio economico. Le donne che scelgono questa opzione rinunciano al calcolo misto (contributivo e retributivo) previsto normalmente.

Di conseguenza, con il calcolo esclusivamente contributivo, le lavoratrici che scelgono di accedere ad opzione donna percepiscono una pensione ridotta del 25/30%.

Opzione donna conviene davvero?

Nel nostro Paese molto spesso sono le donne, anche quelle che lavorano fuori casa, a sobbarcarsi tutti i lavori domestici. 'Opzione donna' se da una parte può essere utile per le lavoratrici, le quali possono andare in pensione in anticipo, dall'altra è svantaggiosa per il trattamento economico basato esclusivamente sul calcolo contributivo.

Alcuni giorni fa Orietta Armiliato, nel gruppo 'comitato opzione donna social', ha proposto che, le donne che svolgono 'lavori di cura'( sostituendosi di fatto a carenze del welfare pubblico), possano accedere ad Ape volontaria prima dei 63 anni, con un trattamento economico che sarebbe sicuramente migliore rispetto ad Opzione donna.