Un'importante novità potrebbe arrivare per la maturazione della pensione anticipata e per l'uscita con quella di vecchiaia con il riscatto gratuito della laurea. Pier Paolo Baretta, sottosegretario al ministero dell'Economia, ha annunciato, infatti, durante il forum sulle Pensioni dei dottori commercialisti, di aver idea di presentare una proposta di legge che contenga la possibilità di cumulare gratuitamente gli anni di laurea, in modo che possano essere raggiunti più rapidamente (e si abbiano effetti positivi sugli importi degli assegni) i requisiti necessari per l'uscita con pensione anticipata o di vecchiaia.

Al momento si tratta di un'idea che, tra l'altro, come puntualizzato dal portale specializzato Orizzontescuola, non riguarderebbe nemmeno tutto l'universo dei laureati.

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Infatti, il riscatto della laurea a costo zero per l'uscita anticipata o per la pensione di vecchiaia avrebbe, nelle intenzioni del sottosegretario, il target della generazione dei MIllenials, ovvero di tutti i contribuenti che hanno la data di nascita tra il 1980 ed il 2000. Si tratterebbe, in sintesi, di una delle misure che il Governo Gentiloni dovrebbe prendere in considerazione nell'ambito della "fase Due" della riforma delle pensioni, ovvero quella rivolta alle generazioni più recenti.

Al momento non c'è nulla di concreto, anche se Baretta prenderà in considerazione l'ipotesi di presentare una proposta di legge che possa garantire la continuità contributiva ai giovani nati dopo il 1980. Riscattare la laurea, infatti, ha un costo molto oneroso per chi ne faccia richiesta, paragonabile a quello di un mutuo.

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Infatti, il costo molto caro e le incertezze dell'uscita con la pensione anticipata o di vecchiaia, sia per la maturazione dei requisiti che per i reali benefici dell'assegno di pensione, frenano molti laureati dal riscattare la laurea. Attualmente, per le lauree conseguite a partire dal 1° gennaio 1996 (come nel caso dell'eventuale proposta di Baretta), il costo necessario per il riscatto si ricava dalla moltiplicazione del reddito lordo conseguito nei 12 mesi precedenti a quello nel quale si presenta la domanda di riscatto per gli anni del corso di laurea per l'aliquota contributiva.

Quest'ultima è differente da lavoro alle dipendenze (33%) o come autonomo (23,10% gli artigiani, 23,19% i commercianti, 25,72% le partite Iva). Conseguentemente, più ci si attarda a presentare domanda di riscatto della laurea (o, meglio, più si è prossimi alla pensione), più il costo è maggiore, derivante dal maggiore stipendio guadagnato negli ultimi dodici mesi.