A quale età andranno in pensione anticipata e di vecchiaia i contribuenti che oggi hanno 20, 30, 40, 50 o 60 anni? La risposta è stata fornita dall'Istituto Progetica che ha effettuato un accurato studio fatto di simulazioni per poter calcolare quale sarà l'età della pensione per chi ha dai venti ai sessant'anni. Lo studio riprende in parte le simulazioni dell'Inps contenute nella busta arancione: tuttavia, rispetto a queste, rappresentative di una situazione ottimale nella quale il Pil è crescente fino all'1,5% medio, le simulazioni di Progetica prendono in considerazione vari scenari positivi e negativi.

Oltre al Pil, infatti, la pensione futura, con uscita anticipata o per vecchiaia, dei contribuenti italiani dipenderà anche dalla crescita o meno della speranza di vita.

Pensione vecchiaia 2017 e uscita anticipata: a quale età la pensione futura?

La situazione migliore secondo Progetica per la pensione anticipata o di vecchiaia dei contribuenti dai 20 ai 60 anni è quella determinata dallo scenario basso, con moderato aumento della speranza di vita a differenza degli scenari medi o alti. Inoltre, i redditi sono alti tali da assicurare che anche le nuove generazioni, ovvero coloro che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 31/12/1995, possano accedere alla pensione anticipata a partire dai 63 anni, avendo un assegno futuro superiore di 2,8 volte la pensione sociale.

Già nello scenario medio, la speranza di vita cresce maggiormente e il contribuente potrebbe raggiungere la pensione di vecchiaia prima dell'uscita anticipata. Lo scenario alto, invece, delinea una crescita accentuata della speranza di vita, mentre le Pensioni future restano al di sotto di una volta e mezzo l'assegno sociale.

Ciò significa che la pensione anticipata è quasi del tutto irraggiungibile e la pensione di vecchiaia si raggiunge molti anni dopo gli altri due scenari. Ulteriore fattore da considerare è l'età del primo lavoro: chi ha cominciato a 20 anni ed oggi ha 20 anni, uscirà a 65 anni e nove mesi nel caso di scenario basso (le donne a 64,7), altrimenti a 67 anni e 4 mesi (donne a 66 anni e 5 mesi) e a 69 (uomini) e 68 (donne) negli altri due scenari.

Aver iniziato a lavorare a 20 anni, inoltre, riduce l'età di uscita da lavoro per chi ha più anni: il trentenne, infatti, uscirà a 64 anni e 11 mesi (donne 64), con incrementi dell'uscita, rispettivamente, a 66,4 e 65,2 (scenario medio) e 67,6 e 66,6 (alto). A 40 anni, invece, l'uscita è a 64,4 e 63,2 (uomini e donne nello scenario basso), a 65,2 e 64,2 (scenario medio) e a 66,2 e 64,11 in quello alto. A 50 anni gli uomini andranno in pensione a 63,6 e le donne un anno prima, ma negli altri due scenari (medio e alto), le uscite saranno, rispettivamente, a 64,2, 63 anni, 64,8 e 63,4. A 60 anni l'uscita degli uomini è superiore di un anno di quella delle donne: 62 anni e 11 mesi (basso), 63 anni (medio) e 63,1 (alto).

Età uscita pensioni anticipate e vecchiaia 2017: si sfiorano gli 80 anni

La pensione anticipata o di vecchiaia per chi ha iniziato a lavorare a venticinque o a trent'anni comporta l'annullamento dell'età di uscita tra uomini e donne, oltre ad un tardivo abbandono del lavoro. I 20enni che inizieranno tra 5 o 10 anni a lavorare andranno in pensione a 66,8 (scenario basso), a 71,11 (medio) e molto più tardi (74 anni e 10 mesi per inizi a 25 anni e 78 anni e tre mesi per inizi a 30) nello scenario alto. I trentenni usciranno all'età di 66 anni e 70,8 nei primi due scenari, ma addirittura a 73,3 o 76,8 a seconda dell'inizio del lavoro a 25 o 30 anni. L'età di uscita per la pensione dei quarantenni sarà 65,3 e 69,6 nei primi due scenari, per aumentare fino a 72 anni (inizio lavoro a 25 anni) e a 75,2 (inizio a 30).

Nello scenario basso dei cinquantenni che iniziarono a lavorare a 25 o 30 anni, l'uscita è a 67,10 (uomini) e 64,7 (donne), più contenuta rispetto allo scenario medio (68,6) e a quello alto (69,1 e 73,10). Infine, i 60enni usciranno, rispettivamente, 67,1, 67,3 e a 67,6, indipendentemente dall'inizio a 25 o 30 anni.