Le ultime notizie sulle pensioni, ad oggi, venerdì 14 aprile 2017, riguardano gli ultimi correttivi all'anticipo pensionistico che il Governo sta approntando in vista dello start previsto per il prossimo 1° maggio. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha confermato come le misure partiranno regolarmente dalla data indicata dalla Legge di Bilancio, anche se occorre precisare un aspetto particolarmente importante: la data del 1° maggio rappresenterà solamente l'apertura dei termini per la presentazione delle domande, in quella finestra temporale che dovrebbe chiudersi il 30 giugno.

Solo una volta che l'Inps avrà certificato la sussistenza dei requisiti, potrà dare il via alle agevolazioni derivanti dall'anticipo pensionistico, probabilmente a partire dai mesi di settembre oppure ottobre. Per tutti coloro che presenteranno, invece, la domanda dopo il 30 giugno, i benefici scatteranno, con tutta probabilità, alla fine dell'anno.

Ultime notizie pensioni, venerdì 14 aprile 2017: Ok del Governo ai Correttivi su APE sociale e Precoci

Intanto, come anticipato nei giorni scorsi, il Governo ha provveduto ad inserire una norma di interpretazione autentica all'interno del decreto legge relativo alla manovra finanziaria, decreto legge approvato lo scorso 11 aprile dal Consiglio dei Ministri, unitamente al DEF, il Documento di Economia e Finanza.

In base alla modifica apportata, i sei anni contributivi verranno 'spalmati' in un arco temporale leggermente più ampio, ovvero su un periodo di sette anni antecedenti alla richiesta del pensionamento tramite Ape Sociale o con i 41 anni di contributi, come nel caso dei lavoratori precoci. Ne deriva che il lavoratore potrà, comunque, accedere alle nuove misure previdenziali anche se, negli ultimi sei anni, ha affrontato un anno di disoccupazione indennizzata, di inattività o di integrazione salariale.

Riforma pensioni ultime notizie: sindacati, correttivi operati dal Governo solo 'risultato parziale'

Una modifica che i sindacati considerano insufficiente in quanto la richiesta presentata al Governo era di 24 mesi di franchigia anziché i 12 concessi: tutto ciò è giustificato dalla forte discontinuità lavorativa che sono costretti ad affrontare gli operai edili, discontinuità che impedirà a molti di loro di poter usufruire dell'uscita pensionistica.

Infine, c'è da sottolineare come il Governo non abbia previsto alcun correttivo a favore dei disoccupati a seguito di scadenza di contratto a termine e con esaurimento degli ammortizzatori sociali: l'unica soluzione possibile resta, pertanto, l'Ape volontaria.