Continua ad essere il tema della riforma Pensioni 2017 l'argomento più caldo e più che mai d'attualità nel nostro territorio. In particolare continuano ad arrivare sempre nuove indiscrezioni sull'ormai famosa Ape social, il nuovo intervento assistenziale per i lavoratori. I dubbi e le incognite sono però ancora legati sia alla data di partenza ma anche e soprattutto alle risorse stanziate e alla graduatoria che verrà stilata per poter accedere a questo tipo di prestazione. Stando alle ultime news riportate da Forexinfo.it, la Inca-Cgil avrebbe espresso tutta la sua perplessità a riguardo.

Nella giornata di ieri, infatti, Fulvia Colombini, ha sottolineato le criticità e le lacune che ancora devono essere risolte in merito all'Ape social, che dovrebbe partire almeno sulla carta dal prossimo 1 maggio 2017 (qui per i requisiti per fare domanda). Dopo la firma del primo dei tre decreti attuativi, infatti, è arrivata finalmente una svolta molto attesa, ma sulla riforma pensioni sono ancora tanti i dubbi e le informazioni poco chiare.

Risorse a disposizione scarse?

Fulvia Colombini, come dicevamo, membro del collegio di presidenza dell'Inca-Cgil, ha spiegato quali sono i problemi principali legati alla pensione anticipata tramite Ape social: i tempi e i fondi: uno dei grattacapi maggiori sarebbe quello legato alle tempistiche, perché per l'emanazione delle circolari sull'intervento da parte dell'Inps ci vorrà del tempo e quindi non è detto che il tutto verrà fatto entro la data di partenza.

Per quanto riguarda le risorse, invece, a favore dell'intervento Ape social sarebbero stati stanziati massimo 300 milioni di euro per il 2017 e 609 per il 2018. Se tali risorse non dovessero bastare, come affermato nella recente legge di bilancio, verrà attuato il differimento della decorrenza dell'indennità. Di conseguenza, non è difficile pensare ad uno slittamento della data della prima erogazione.

Riforma pensioni: e la graduatoria?

Secondo le ultime notizie, la graduatoria verrà messa in piedi in base all'anzianità anagrafica di chi ne fa richiesta. Anche per questo punto, però, sono tante le incertezze. A pochi giorni dal fantomatico avvio dell'Ape social, non è ancora chiaro se si avrà un vantaggio se si presenta la richiesta nella prima finestra, cioè quella che dovrebbe andare dall'1 maggio al 30 giugno, o se esistono vincoli legati all'inoltro della stessa.

E stando proprio alle dichiarazioni di Francesca Colombini, la Cgil proverà a far sì che le cose cambino in positivo e per fare ciò farà richiesta di aumentare le risorse legate all'Ape social. Non ci resta, come al solito, che attendere.