Riprenderà il prossimo 4 maggio il nuovo confronto tra Governo e sindacati riguardante il dossier della riforma previdenziale. L'obiettivo della FASE 2 consiste nel proseguire l'apertura alla flessibilità in uscita dal lavoro già iniziata con i provvedimenti inseriti all'interno della LdB2017 e di prossima attuazione, oltre che di favorire interventi di equità sia per quanto concerne il confronto orizzontale (tra lavoratori e pensionati) che verticale (intergenerazionale). D'altra parte, gli interventi allo studio sono numerosi e prevedono diversi correttivi, dalla pensione di garanzia ai lavoro di cura, fino alla sterilizzazione del parametro relativo all'aspettativa di vita.
La pensione di garanzia per chi è inserito nel sistema contributivo puro
Tra gli interventi considerati più urgenti e quindi oggetto del prossimo incontro tra esecutivo e piattaforma sindacale (Cgil, Cisl e Uil), troviamo proprio la pensione di garanzia per i giovani. L'obiettivo consiste nel dare migliori prospettive di sostenibilità ai futuri assegni di chi si trova inserito nel sistema contributivo puro. Si tratta perlopiù di giovani che devono confrontarsi con una carriera discontinua e spesso precaria, oltre che caratterizzata da bassi salari. "Siamo soddisfatti che si parta da lì nella seconda fase del confronto con il Governo", ha sottolineato al riguardo il Segretario Confederale Cgil Roberto Ghiselli, "perché per noi è una priorità".
Roberto Ghiselli @cgilnazionale: Il 4 maggio porteremo al governo le nostre proposte per le #pensioni dei #giovani . pic.twitter.com/h8gHkIMulz
— rassegna.it (@rassegna_it) 20 aprile 2017
Le altre misure di flessibilità allo studio
Il confronto sulla riforma previdenziale proseguirà poi su diversi piani, a partire da alcuni dei nodi irrisolti nella c.d.
Fase 1, ad esempio per quanto riguarda i lavoratori disoccupati che non rientrano nell'APE sociale perché inseriti in forme contrattuali peculiari. Così come per i lavori usuranti o rischiosi, stante che molti di questi non risultano inclusi nella lista prevista dal legislatore. Ma la Fase 2 dovrà rilanciare anche il comparto dei fondi pensione, visto che spesso l'iscrizione non risulta agevole proprio per coloro che ne avrebbero più bisogno (come i lavoratori con contratti precari).
Infine, sarà importante anche approfondire la questione del lavoro di cura e del genere femminile: l'obiettivo è di valorizzarli, al fine di rimediare ai buchi contributivi sul montante delle donne che hanno fornito assistenza in famiglia.
La prossima tappa della riforma previdenziale: tavolo fissato al 4 maggio
Come già anticipato all'inizio dell'articolo, il prossimo tavolo di confronto è fissato al 4 maggio. "Siamo un po' preoccupati perché il Governo ancora non ci ha detto nel concreto cosa intende fare" ha concluso Ghiselli, rimarcando la posizione del sindacato: "noi abbiamo le idee chiare, speriamo che siano le stesse e che ci consentano in poco tempo di arrivare ad una soluzione". Le nuove misure saranno comunque destinate ad essere approvate entro la fine dell'anno, nonché inserite nella LdB2018.
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