Continuano a dilagare su internet molte polemiche per il maxi concorso per 800 posti da assistente giudiziario indetto qualche mese fa e del quale sono ancora in corso di svolgimento le prove preselettive.

Le perplessità

Sono diverse le questioni che hanno fatto riflettere migliaia di candidati al concorso, partendo dal profilo della trasparenza fino a quello della suddivisione delle giornate previste per le turnazioni d'esame. Andiamo con ordine. Sui diversi gruppi dei social network continuano ad essere postate segnalazioni in ordine all'impossibilità di accedere all'esito della propria prova concorsuale, a detta di molte persone che l'hanno portata a termine ormai giorni fa.

Queste innumerevoli lamentele stanno coinvolgendo il Ministero della Giustizia che sembra stia cercando di risanare l'equilibrio ripristinando il sistema online che restituisce in video il proprio esito, dopo aver immesso il codice personale.

I profili di trasparenza si presumerebbero violati (finora) non solo perché non è possibile per alcuni candidati sapere il punteggio totalizzato alla prova, ma anche perché non sarebbe possibile visualizzare al momento le proprie risposte, omesse o sbagliate che siano. Diversi sono i candidati che hanno riscontrato dei contrasti per il punteggio totalizzato da ciascuno ed il punteggio sperato. Addirittura non sono mancate storie da parte di chi, pur avendo risposto a tutte le domande, si sia trovato decurtato il proprio punteggio di ben 1,15 punti (che sono i punti sottratti per ogni domanda a cui non si è data risposta).

Migliaia di persone sono impazientemente in attesa del fatidico 30 maggio per avere la pubblicazione della graduatoria definitiva che dovrebbe svelare (salvo ulteriori rinvii come già accaduto in passato per la pubblicazione delle date) i punteggi e gli ammessi alla prima prova vera e propria, che verterà su elementi di processuale penale e civile.

Quando anche un solo errore fa la differenza

I quiz sono stati ben 5000 e si legge chiaramente di statistiche, sondaggi e post in cui si cerca di scoprire in anticipo la mole degli ammessi al secondo step del concorso pubblico. Si tratterebbe di una serie di congetture che provocherebbero, al contrario, un perdurante stato d'ansia da ora fino al giorno della graduatoria e che mal si concilierebbero con lo studio - eventuale - della prima prova.

E' chiaro che su oltre 300.000 iscritti al concorso (non effettivi, data l'affluenza sicuramente minore dei candidati alla Fiera di Roma), commettere anche solo un errore potrebbe provocare una discesa in graduatoria.

Ma, d'altro canto, senza sapere il numero dei partecipanti effettivi al concorso, è impossibile immaginare con largo anticipo il margine di errore consentito dato che tutto dipenderà dal punteggio del 3200° candidato ammesso in quanto - ad ex aequo - saranno ammessi alla prova successiva anche tutte le persone con il suo medesimo punteggio. Infine si ricorda che la "sfortuna" di avere un cognome con una lettera iniziale dell'alfabeto non può riflettersi sulla mancata preparazione di chi lamenta di aver avuto poco tempo per studiare dato che da qualche lettera si doveva pur iniziare la prova preselettiva. Bisognerà attendere la data prescelta e intanto iniziare a dare uno sguardo alle procedure oggetto della prima prova non potrà di certo nuocere.