Da sempre il lavoro autonomo in Italia ha esposto i freelance e i possessori di partita Iva in generale al riconoscimento di meno tutele rispetto ai lavoratori subordinati e ai dipendenti pubblici. Dopo anni di tira e molla e di continui interventi, finalmente i rappresentati in Parlamento sembrano essere arrivati ad una conclusione e, grazie al sì della Camera, il Senato è finalmente pronto ad approvare lo statuto per le partite Iva, conosciuto anche come “Jobs Act degli autonomi”.

Il nuovo intervento normativo di fatto riconoscerà più tutele ai freelance italiani

Malattia, riposi, maternità e ad altre misure previdenziali finalmente verranno riconosciute a queste categorie di lavoratori. La nuova normativa infatti, così come approvata, introdurrà:

  • l'obbligo di determinazione precisa dei tempi di riposo, ovvero il cosiddetto “diritto alla disconnessione”;
  • l'attribuzione al freelance degli stessi compensi dei dipendenti (interni) che per l’azienda svolgono le stesse funzioni del collaboratore autonomo;
  • l’opportunità, per la lavoratrice autonoma in maternità, di continuare a fatturare percependo l’indennità e la possibilità di scegliere di essere sostituita da una persona di fiducia nello svolgimento della propria attività (purchè sia in possesso dei requisiti professionali richiesti).

I lavoratori autonomi in malattia o costretti ad arrestare la propria attività lavorativa per un infortunio, potranno interrompere il versamento dei contributi e dei premi assicurativi fino ad un periodo massimo di due anni qualora l'arresto dell'attività si protragga per oltre i 60 giorni.

Per di più, ai pazienti con patologie oncologiche, da un punto di vista economico, i giorni di assenza dal lavoro verranno considerati alla stessa stregua di quelli di degenza ospedaliera.

Per i lavoratori autonomi tutti, inoltre, sarà possibile dedurre tutte le spese sostenute per la propria formazione (dai master ai corsi di aggiornamento fino ad arrivare ai seminari e ai work shop) per un ammontare massimo pari a 10 mila euro.

Più tutele, infine, sono state introdotte per i pagamenti effettuati in ritardo dal committente, infatti: i freelance potranno dedurre il 100% degli oneri dovuti in caso di assicurazione per la mancata retribuzione mentre, allo stesso tempo, tutte le clausole disciplinanti il rapporto di lavoro che prevedono il pagamento dopo i 60 giorni saranno considerate di per se abusive.