Anche il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano si è detto particolarmente soddisfatto dell'operato del Governo Gentiloni che nei giorni scorsi ha firmato i decreti attuativi sull'Ape Sociale e sul meccanismo di Quota 41 per i quali si attende soltanto la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Ape volontario ancora in ritardo

Manca ancora il decreto attuativo sull'Ape volontario che darebbe la possibilità agli ultra 63enni con almeno 20 anni di contributi versati di lasciare anticipatamente il lavoro fruendo di un prestito da restituire in venti anni con delle piccole decurtazioni sull'assegno nel momento in cui viene percepita la pensione piena.

Una misura che richiede molto più tempo data la sua complessità. Difatti, ci sono molti punti da chiarire come le convenzioni che andrebbero stipulate con le banche e gli istituti di assicurazione e le modalità di erogazione e restituzione del prestito.

Secondo Damiano la misura deve diventare strutturale

Ritardo che preoccupa e che lascia sperare gran parte dei lavoratori del settore pubblico e privato che attende ancora l'agognata pensione. Nonostante ciò, il Presidente Damiano ha mostrato tutta la sua ammirazione per l'emanazione dei primi decreti attuativi che potrebbero essere utili per circa 60 mila soggetti rientranti nelle categorie individuate dalla Legge di Stabilità 2017 anche se secondo il parere dello stesso Damiano la misura inerente all'Ape Sociale dovrà essere resa strutturale oltre il 2018.

Come affermato più volte dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti, infatti, l'anticipo pensionistico rivolto alle persone più svantaggiate sarebbe una misura in via sperimentale fino al 2018 con una possibilità di proroga. E' quanto spera anche Damiano che continua a chiedere all'esecutivo il prolungamento della sperimentazione.

Il deputato del Partito Democratico avrebbe poi ricordato la necessità di avviare la Fase 2 del confronto anche se la prima fase non è del tutto conclusa: "altre misure contenute nel verbale di accordo stipulato da Cgil, Cisl, Uil e Governo nel settembre scorso debbono essere ancora attuate: anche su queste chiediamo al Governo un intervento tempestivo", ha affermato Cesare Damiano.

Con l'attuazione delle altre misure che aprono la strada al pensionamento di migliaia di lavoratori, infatti, si darebbe il via al cosiddetto ricambio generazionale per dare finalmente una risposta a quei giovani che fanno fatica a trovare un lavoro.