Si torna a parlare di Pensioni precoci, con l'importante novità del via ai decreti attuativi su Ape Social e Quota 41. La conferma arriva direttamente dal Ministero del Lavoro guidato da Giuliano Poletti. Confermata la retroattività a partire dal 1 maggio, come richiesto dal Consiglio di Stato nei giorni scorsi. Pronto anche il decreto riguardante l'Ape volontaria che, come da prassi, verrà inviato a breve al CdS per una verifica. Sempre per quanto riguarda i precoci, la Lega Nord si dichiara preoccupata per il possibile aumento degli esodati in futuro.

News pensioni, novità precoci dal Governo

I decreti attuativi su Ape Social e Quota 41 saranno inviati oggi stesso alla Corte dei Conti. Questo è quanto emerge dopo una interrogazione parlamentare alla quale ha preso parte il Ministro del Lavoro. Poletti lo ha confermato nel corso del question time in risposta a una precisa domanda della Lega Nord. I parlamentari di Salvini si dichiarano preoccupati per il possibile innalzamento dei requisiti pensionistici e il conseguente aumento degli esodati. Il Governo nei giorni scorsi ha già chiarito che terrà conto dell'aspettativa di vita nei decreti attuativi. Confermata la retroattività al 1 maggio dopo che il Consiglio di Stato ha rimandato al Governo i due provvedimenti per le modifiche necessarie.

Decreti attuativi, parla Poletti

Sulle pensioni precoci, Poletti ha confermato che i tempi lunghi sono giustificati dalla complessità della materia. I testi modificati come chiesto dal CdS verranno inviati quasi sicuramente oggi alla Corte dei Conti per la registrazione. Se il soggetto possiede i requisiti la prestazione verrà erogata a partire dal primo giorno del mese in corso, ha concluso il Ministro.

Questo vuol dire che i precoci Quota 41 e gli aventi diritto all'Ape di mercato non perderanno nessuna rata dato che l'Inps analizzerà le domande entro il 30 ottobre 2017.

Ape Volontaria al vaglio

Finalmente dopo tanti rallentamenti anche il decreto attuativo per l'Ape Volontaria è pronto per essere inviato come da prassi al Consiglio di Stato.

Sarà un progetto sperimentale che terminerà alla fine del 2018 e indirizzato ai lavoratori con almeno 63 anni di età e 20 di contributi. La pensione anticipata consiste nell'avere prima una cifra dall'istituto di credito e restituire il tutto entro 20 anni dalla data del pensionamento con decurtazione dell'assegno mensile INPS. Per altre novità sulle pensioni clicca 'Segui' in alto, commenti nel riquadro social.