Chiarezza. La richiede la Cgil al Governo, dopo il rinvio su Ape sociale e quota 41 per i lavoratori precoci che rientrano tra le categorie dei beneficiari dell'anticipo pensionistico agevolato inserite all'interno della Legge di Stabilità per il 2017. Un recente articolo sul Sole 24 Ore ha di fatto posticipato l'avvio della misura a fine maggio, mentre un rinvio maggiore lo subirà l'Ape volontaria, per cui ancora non è stato ancora firmato il decreto attuativo da parte del primo ministro Gentiloni, contrariamente a quanto successo per l'Ape sociale.

Su quest'ultimo, di recente, si è espressa la commissione speciale del Consiglio di Stato, che ha suggerito diverse correzioni al Governo, tra cui il posticipo della data entro cui si potrà fare domanda per la pensione anticipata (31 luglio anziché 30 giugno come originariamente previsto).

Ape sociale e lavoratori precoci, la nota della Cgil

Attraverso una nota, la Cgil ha manifestato le proprie perplessità in merito alla situazione creatasi intorno all'Ape sociale e alla misura dedicata ai lavoratori precoci. Entrambe sarebbero dovute partire dal 1° maggio, data però disattesa dal Governo, che nei giorni scorsi ha anche incassato il "cartellino giallo" del Consiglio di Stato, per il quale il Dpcm firmato un paio di settimane da Gentiloni necessita di alcune correzioni.

La Cgil, attraverso il suo segretario confederale Roberto Ghiselli, ha espresso la propria opinione sulla questione previdenziale, chiedendo all'esecutivo di fornire ai sindacati dei chiarimenti sui tempi per le misure pensionistiche e su come intenda muoversi dopo aver ricevuto importanti osservazioni da parte della commissione del Consiglio di Stato.

Ghiselli ha inoltre sottolineato come tale situazione lasci nell'incertezza migliaia di lavoratori, che ancora non conoscono modalità e tempi per richiedere la pensione anticipata a partire da quest'anno. In tutto ciò, anche i sindacati faticano a svolgere il proprio mestiere, ha concluso il segretario della Cgil, poiché diventa difficile informare e offrire assistenza ai cittadini sull'Ape sociale e la quota 41 per i precoci.

Opzione donna, domani giornata importante

Giovedì 4 maggio sarà un giorno forse decisivo sulla conferma o meno della proroga di opzione donna al 2018. Il Governo è infatti chiamato a rispondere alle interrogazioni parlamentari che verteranno sulla possibilità di proseguire o meno la sperimentazione della pensione anticipata anche per le donne che sono nate dopo il 1958. Ad essere interessate alla questione sono migliaia di lavoratrici, visto anche il successo precedente della sperimentazione, in virtù dell'inasprimento dei requisiti anagrafici determinato dall'ultima riforma previdenziale a firma di Elsa Fornero, ministro chiave del Governo Monti. Per ricevere le ultime notizie in merito e per conoscere quali saranno le eventuali novità su Opzione Donna all'indomani delle interrogazioni parlamentari cliccate il tasto Segui collocato al termine dell'articolo.