I tempi si allungano ancora. Non ci sono novità positive sulle Pensioni, dopo gli ultimi aggiornamenti de 'Il Sole 24 Ore', che riprende il parere della commissione speciale del Consiglio di Stato sul decreto attuativo riguardante l'Ape sociale. Si va verso un nuovo rinvio. Se fino a qualche settimana fa non era messa in dubbio la data del 1° maggio, adesso anche per l'anticipo pensionistico ci si ritrova costretti a fare i conti con una tabella di marcia sballata, che rinvia lo "start" entro fine mese. Non è l'unico rinvio sul fronte pensioni, poiché anche per l'Ape volontaria i tempi sono divenuti più lunghi, con le previsioni giornalistiche che pongono l'anticipo pensionistico nella sua forma volontaria non prima dell'Ape sociale, quindi oltre fine maggio.

Il parere del Consiglio di Stato sull'Ape sociale

Sono diverse le correzioni proposte dalla commissione speciale istituita di recente per un vaglio quanto più celere sul Dpcm firmato un paio di settimane fa dal Presidente del Consiglio Gentiloni. Le ultime notizie sulle pensioni riferiscono che il Consiglio di Stato abbia suggerito al governo di posticipare il termine ultimo di presentazione delle domande da parte dei pensionati per l'Ape sociale alla data del 31 luglio (ad oggi il termine prefissato è quello del 30 giugno). Secondo la commissione che ha esaminato il decreto attuativo, la tempistica sarebbe diventata "irragionevolmente breve", questo il virgolettato utilizzato anche dal giornalista Davide Colombo del Sole 24 Ore.

Inoltre, la commissione avrebbe anche suggerito l'estensione della misura ad altre tre categorie: gli operai agricoli, disoccupati da almeno 3 mesi e coloro che non hanno i requisiti Naspi, vale a dire le stesse categorie che erano state in precedenza concordate durante i tavoli sindacali.

Ape sociale, cosa succede adesso?

E ora?

Tra i lavoratori la domanda sorge spontanea. Coloro che hanno maturato i requisiti per richiedere l'Ape sociale, si ritrovano ad attendere ancora. Allo stato attuale delle cose, la misura dell'anticipo pensionistico agevolato non può partire senza la circolare Inps ed il protocollo ministeriale Inps - Inail - Anpal e Ispettorato del Lavoro.

Per questo motivo, il Consiglio di Stato ha proposto una sorta di assicurazione circa la tutela di quei soggetti che maturano il diritto di andare in pensione in anticipo a partire dal 1° maggio, attraverso un meccanismo di retrodatazione dei pagamenti. Secondo il Sole 24 Ore, l'Ape sociale dovrebbe partire entro fine maggio, mentre si prospettano tempi più lunghi, come peraltro indicato in nostri precedenti contributi, per l'Ape volontaria. In merito a quest'ultima, non si hanno avuto infatti più notizie circa l'accordo con banche e assicurazioni, che svolgono un ruolo fondamentale nella forma volontaria dell'anticipo pensionistico. Rinvii su rinvii quindi, che non fanno altro che aumentare il livello di tensione tra quei stessi lavoratori che hanno partecipato alle numerose manifestazioni indette per il 1° maggio.

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