Inutile girarci attorno, l'argomento più discusso e che suscita maggiori polemiche in quest'ultimo periodo è il tema riforma Pensioni 2017 in particolar modo con l'uscita anticipata che stenta a decollare con Ape social e quota 41 per i lavoratori precoci. Dopo le dichiarazioni di Cesare Damiano, infatti, i precoci del gruppo Facebook "Lavoratori uniti a tutela dei propri diritti" si sono dichiarati soddisfatti per l'ottima riuscita della manifestazione dei giorni scorsi organizzata proprio da loro di fronte alle porte del Parlamento.

I lavoratori precoci manifestano: 'Governo colpevole', ecco il testo della mail

Il successo, secondo quanto riportato da Urbanpost.it, sarebbe derivato soprattutto dall'ovvia visibilità ottenuta che ha facilitato il sostegno anche di molti personaggi pubblici che hanno partecipato in maniera soddisfacente. Durante questa manifestazione, i lavoratori precoci hanno sollevato alcune soluzioni richieste al Governo per l'uscita anticipata tramite Ape e quota 41.

Grazie ad uno degli amministratori del gruppo Facebook, Roberto Occhiodoro, è stata resa pubblica l'email inviata a nome del gruppo alla Presidenza del Senato, della Camera, al Presidente del Consiglio Gentiloni, a Poletti (che negli ultimi giorni si è sbilanciato e non poco su Ape e quota 41 per i precoci), a Damiano e a Maurizio Sacconi.

All'interno di tale email si legge che l'intento della manifestazione era quello di far emergere la rabbia sui colpevoli ritardi del Governo per quanto riguarda la pubblicazione dei decreti attuativi in merito alla riforma pensioni contenuta nella legge di Stabilità.

I lavoratori precoci dichiarano di non conoscere a fondo i motivi per cui sono avvenuti questi ritardi per l'avvio dell'uscita anticipata tramite Ape e quota 41 ma che allo stesso tempo non credono che siano dovuti ai rilievi fatti dal Consiglio di Stato.

Inoltre non ritengono una garanzia il fatto che ci sia la retroattività dei provvedimenti a partire dall'1 maggio, perché ci sono ancora molti dubbi su chi potrà beneficiarne, quando si potranno inviare le istanze e quali saranno le finestre temporali per la presentazione delle domande. In più, l'esistenza di lavoratori disoccupati di Serie A e Serie B preoccupa e non poco.

Secondo il giudizio del gruppo dei lavoratori precoci, il Governo è l'unico responsabile della situazione che si è creata, del tempo perduto e dell'incertezza che regna nell'animo dei cittadini che aspirano alla pensione dopo ben 41 anni di lavoro. Sempre nel testo dell'email si legge che "Come Lavoratori Precoci Uniti a Tutela dei Propri Diritti abbiamo sempre detto che questa pseudo riforma pensioni non ci piaceva". Secondo i partecipanti, infatti, non è con la disparità di trattamento tra i lavoratori che si risolve il problema. Ciò che il gruppo ha ribadito, infine, è che loro continueranno a mobilitarsi per il raggiungimento degli obiettivi e che quindi ci si aspetta dal Governo un impegno maggiore per dare risposte finalmente certe e in tempi rapidi.