Nonostante i passi in avanti fatti di recente con la firma dei primi due decreti attuativi, restano ancora diverse le criticità inerenti le nuove forme di flessibilità previdenziale, così come i nodi da sciogliere riguardo specifiche situazioni di disagio. Tra alcune delle tematiche in attesa di risposta troviamo la necessità di adattare la nuova APE sociale e la Quota 41 per i lavoratori precoci a chi opera nel mondo della scuola, una realtà che possiede peculiari modalità di funzionamento e che richiede quindi un intervento di allineamento rispetto alle scadenze previste nei decreti attuativi.
Un altro elemento ancora in attesa di approfondimento riguarda l'estensione del cumulo gratuito ai lavoratori che hanno effettuato versamenti presso le casse professionali. Vediamo insieme quali sono le ultime novità al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni anticipate e APE sociale: la Uil chiede di rendere compatibile la misura con il comparto scolastico
Partiamo dall'APE sociale e dalla Quota 41, entrando nel merito della possibilità che la domanda di prepensionamento venga avanzata dagli operatori della scuola. Secondo la Uil, le misure previste dal legislatore presentano scadenze difficilmente compatibili con quelle normalmente previste dal Miur, rispetto alla comunicazione di cessazione del servizio finalizzata alla quiescenza.
Ricordiamo che secondo quanto riportato nei decreti attuativi, le domande dovranno essere inoltrate entro il 15 luglio, mentre la data ultima per la produzione della risposta da parte dell'Inps (assieme alla composizione della relativa graduatoria) è stata fissata al 15 ottobre 2017. La Uil e la Uil Scuola chiedono quindi al Governo di intervenire, "al fine di garantire che le procedure Miur di uscita per pensionamento siano adattate con le scadenze previste per l’accesso all’Ape sociale e alla pensione dei precoci", hanno spiegato Proietti e Turi in un comunicato stampa.
L'obiettivo resta quello di "ricomprendere il personale della scuola, a cominciare dagli insegnanti della scuola dell’infanzia".
Flessibilità previdenziale e cumulo gratuito: ancora attesa per i professionisti
L'altro punto di criticità rispetto ai provvedimenti inseriti in Legge di bilancio 2017 riguarda la possibilità di cumulare gratuitamente i contributi versati in diverse gestioni e fondi, con un assegno che verrà calcolato sulla base del conteggio proquota.
L'opzione è entrata in vigore all'inizio dell'anno, ma i professionisti iscritti alle casse professionali non possiedono ancora le istruzioni operative su come procedere. Il problema rispetto alla pensione di vecchiaia resta legato perlopiù al fatto che il conseguimento del diritto alla quiescenza risulta connesso all'età più elevata rispetto ai parametri delle gestioni coinvolte nell'operazione di cumulo. Riguardo invece la pensione di anzianità, resteranno valide le regole previste dalla Manovra Fornero (42 anni e 10 mesi per gli uomini, un anno in meno per le donne). Per cercare di chiudere definitivamente la vicenda, non resta che attendere i decreti in arrivo nelle prossime settimane.
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