Come verranno assunti nella Scuola a partire dal 2017/2018 i docenti precari provenienti dalle graduatorie a esaurimento (Gae), dalle seconde e terze fasce delle Gi e dal concorso 2016? Ne ha parlato Manuela Ghizzoni, deputato del Partito democratico e componente della Commissione cultura, al quotidiano Italia Oggi tracciando quattro filoni di meccanismi di entrata in ruolo dei docenti precari nelle scuole secondarie. E andrà in pensione anche il vecchio paradigma secondo il quale prima ci si abilitava, poi si accedeva al concorso e, infine, al posto fisso.
Con la nuova riforma voluta dal ministro Valeria Fedeli, i nuovi docenti dovranno dapprima superare il concorso per valutare la preparazione iniziale., poi, i vincitori, accederanno al percorso di abilitazione di tre anni e infine, a valutazione positiva ottenuta, saliranno in cattedra stabilmente.
Assunzioni scuola dal 2017/2018: Gae, docenti concorso 2016, II e III fascia graduatorie istituto
Ma, in attesa del nuovo concorso nella scuola del 2018 per i nuovi docenti, l'attenzione è concentrata sulla fase transitoria che immetterà in ruolo gli insegnanti precari suddivisi in 4 categorie: oltre allo svuotamento delle graduatorie a esaurimento (Gae) e alla stabilizzazione dei vincitori del concorso 2016, infatti occorrerà assumere i docenti abilitati (seconda fascia delle graduatorie d'istituto) e quelli non abilitati ma con tre anni di supplenza all'attivo (terza fascia delle Gi).
Ma solo le prime tre categorie sono destinate ad estinguersi: per le terze fasce, invece, è previsto che continuino ad alimentarsi per i bisogni strutturali delle scuole. Non avendo, in ogni modo, maturato il diritto alla stabilizzazione, per i docenti delle graduatorie d'istituto (entrambe le fasce) saranno previsti dei concorsi "light" e percorsi di tirocinio semplificati.
Ulteriore informazione sulla stabilizzazione dei docenti precari è che i vincitori del concorso delle seconde fasce saranno inclusi in una nuova graduatoria di merito a livello regionale (la Gmr), mentre i docenti di terza fascia avranno a disposizione un concorso ogni due anni per poter essere inseriti nel meccanismo di formazione e di accesso al posto stabile.
Scuola, stabilizzazioni docenti precari da concorso 2016, Gae, graduatorie istituto
Le asssunzioni nella scuola da settembre 2017 continueranno a prevedere il vecchio meccanismo del 50 per cento dei posti disponibili assegnati ai docenti delle graduatorie a esaurimento. Man mano che si svuoteranno (e alcune classi di concorso saranno azzerate già dal prossimo settembre), si procederà con l'assegnazione delle cattedre residue alle altre categorie. Questo meccanismo dovrebbe andare avanti per almeno 4 anni, dal 2017/2018 fino al 2020/2021 con una precisazione: nei primi due anni i posti residui dalle Gae dovrebbero andare ai vincitori del concorso 2016 e, ad esaurimento dei candidati, alle nuove Gmr.
Negli altri due anni, invece, la suddivisione delle cattedre disponibili avverrà secondo le seguenti proporzioni: tutti le cattedre del 2019/2020 e l'80 per cento di quelle del 2020/2021 andranno alle Gmr e l'ulteriore 20 per cento ai vincitori del concorso 2018 riservato alla terza fascia delle Gi.
Concorso scuola 2018: quando verranno assunti i vincitori?
Ancora variazioni nelle proporzioni sono previste per le assunzioni nella scuola dei docenti a partire dal 2021/2022, anche in considerazione del concorso per laureati che si terrà nel 2018 e del termine del periodo di formazione e tirocinio per i vincitori. Sottraendo ancora i posti che saranno riservati ai docenti delle graduatorie a esaurimento, alle Gmr andrà l'80 per cento delle cattedre disponibili.
Il 60 per cento delle cattedre residue (dunque, minimo il 12 per cento delle cattedre iniziali) spetterà ai docenti delle terze fasce e l'altro 40 per cento (minimo 8% delle cattedre iniziali) andrà ai nuovi vincitori del nuovo concorso nella scuola del 2018 per laureati. Dal 2022/2023 le percentuali verranno variate facendo scendere la quota delle seconde e terze fasce fino al 20% e innalzando la percentuale dei vincitori dei nuovi concorsi.