Le assegnazioni provvisorie per il 2017-2018 si svolgeranno in maniera diversa rispetto a quanto accaduto l'anno scorso. Quest'anno non sono previsti posti di sostegno per chi non possiede il titolo di specializzazione. Il CCNL firmato dai sindacati e dalla Ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli ha chiarito che i posti di sostegno saranno dati soltanto agli specializzati. Si riducono così le speranze per chi avrebbe la necessità di avvicinarsi alla provincia di residenza. In particolare potrebbero restare delusi i docenti che, assunti con la legge 107 sulla Buona Scuola, si ritrovano in regioni lontane, principalmente in quelle del Nord.

Non ci saranno contratti integrativi regionali

L'accordo siglato con i sindacati da parte del Ministero dell'Istruzione lascia intendere esplicitamente che non ci saranno i contratti integrativi regionali. Sono soltanto questi che possono permettere di superare le norme stabilite a livello nazionale. Proprio in virtù dei contratti integrativi regionali, l'anno scorso, per esempio in alcune regioni, come la Sicilia e l'Emilia Romagna, è stato possibile chiedere assegnazione provvisoria anche per i posti di sostegno, pur non possedendo il titolo di specializzazione.

L'articolo 3, comma 1, del contratto integrativo per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente di quest'anno sottolinea che la contrattazione decentrata regionale riguarderà soltanto le utilizzazioni.

La scelta fa molto discutere, soprattutto perché non mancano le tensioni da parte di chi vorrebbe tornare a casa almeno per quest'anno scolastico.

A chi andranno i posti di sostegno?

Il problema dei posti di sostegno è una questione molto ampia, che già ha impegnato i vari provveditorati anche negli anni scolastici precedenti.

Potrebbe accadere, come già è avvenuto in qualche caso, che, per mancanza di specializzati, ad essere favoriti saranno soprattutto i docenti delle graduatorie ad esaurimento e quelli di seconda e terza fascia di istituto. Anche in molti casi questi insegnanti non possiedono il titolo di specializzazione.

Eppure sono proprio questi che potrebbero ricevere un contratto a tempo determinato per ricoprire per l'intero anno scolastico in corso le cattedre assegnate su sostegno. Molti comitati di docenti fanno notare che questa possibilità dovrebbe essere data soltanto dopo l'esaurimento dei posti assegnati invece a personale di ruolo.