Le notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 23 giugno fanno riferimento alle prese di posizione contro la riforma Fornero da parte dell'ex premier Renzi, all'indomani del boom di richieste presentate per l'Ape social e la Quota 41. Inoltre, approfondiremo l'argomento sul "rilancio" citato da Walter Rizzetto durante la giornata di ieri. Infine, vi aggiorneremo sullo stato della petizione online presentata da Giulia Molinaro, amministratrice del gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018". Ieri invece avevamo approfondito il tema sul confronto tra Rizzetto e Poletti, avvenuto durante il question time di due giorni fa alla Camera dei Deputati.
Riforma pensioni Fornero, attacco diretto da parte di Renzi
Il successo ottenuto dalle misure dell'Ape sociale e quota 41 per i lavoratori precoci è la testimonianza diretta di quanto la flessibilità in uscita fosse mancata, in questi anni, ai lavoratori. Oltre 11.000 le richieste, in neanche una settimana, presentate da parte dei pensionandi, che entro il 31 dicembre di quest'anno matureranno (o lo hanno già fatto) i requisiti per il prepensionamento, anche se, come è stato sottolineato più volte nei gruppi "41 x tutti lavoratori uniti" e "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti", parlare di pensione anticipata nel caso di chi ha lavorato 41 anni appare paradossale. Confermato il successo delle misure previdenziali studiate durante la fase 1 del confronto tra Governo e sindacati sulla riforma Pensioni 2017, Matteo Renzi nella sua eNews settimanale ha rivendicato le oltre 10.000 adesioni all'anticipo pensionistico agevolato e la quota 41, sottolineando un importante punto, ovvero come tali provvedimenti "abbiano consentito ad alcune categorie di lavoratori di andare in pensione prima, nonostante la legge Fornero".
Diretto, dunque, l'attacco al testo dell'attuale riforma previdenziale, che aveva di fatto bloccato l'uscita anticipata dal Lavoro.
Aspettativa di vita, il rilancio di Rizzetto
Al termine del question time di due giorni fa, in cui ha interrogato il ministro del Lavoro sulla revisione dell'aspettativa di vita, il deputato Walter Rizzetto ha postato sul proprio profilo Facebook il prossimo "step" del suo impegno su alcune delle tematiche più importanti del fronte pensioni, dalla quota 41 per tutti i lavoratori precoci al fondo per il regime sperimentale Opzione Donna.
Rispondendo a quanti l'hanno criticato sui vari gruppi social, l'onorevole di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha pubblicato la risoluzione presentata in Commissione più di un anno fa, esattamente il 27 aprile del 2016, contenente anche allora la richiesta sulla revisione del meccanismo che aggancia l'aspettativa di vita all'età pensionabile.
Rizzetto ha inoltre aggiunto che solleciterà, nei prossimi giorni, il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, di cui lui è vice-presidente, Cesare Damiano, per mettere in calendario la discussione sulla sua risoluzione. Si attendono importanti novità nella prossima settimana.
Opzione Donna al 2018, il successo della petizione
Dopo un inizio in sordina, la petizione per la proroga di Opzione Donna al 2018 ha raggiunto quasi la quota di 10.000 firme. Le utenti del gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018" stanno rispondendo con i fatti alla richiesta dell'amministratrice Giulia Molinaro, che si è fatta carico del problema pubblicando a suo nome la petizione sul noto portale internet change.org.
Prosegue dunque la battaglia delle lavoratrici, che hanno trovato sulla loro strada un fedele alleato, Walter Rizzetto, che di recente ha organizzato un confronto nel Palazzo della Regione a Trieste per dare la parola anche a loro. Puoi conoscere le ultime notizie sulle pensioni e gli sviluppi della prossima settimana circa i lavori in Commissione Lavoro alla Camera cliccando il tasto Segui in alto a destra.