E' dello scorso 5 giugno il provvedimento emanato dal ministero della giustizia sul proprio portale ufficiale e relativo al concorso per assistenti giudiziari. In esso leggiamo l'ennesimo rinvio della pubblicazione del diario delle prove: "Si comunica che il diario delle prove scritte del concorso, per titoli ed esami a 800 posti di assistente giudiziario, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale -4^ serie speciale – n. 92 del 22 novembre 2016, è rinviato alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 4^ serie speciale “concorsi ed Esami” del 9 giugno 2017 o in quella diversa che sarà eventualmente indicata."

Ma perché ancora rinvii dopo quello del 30 Maggio?

E' evidente che il ministero stia tentando di aggiustare il tiro prima di emettere un nuovo provvedimento, essendo la situazione già sul filo del rasoio.

Si prospetta un'azione dell'amministrazione in autotutela, ma gli effetti dobbiamo ancora attenderli fino al 9 Giugno, oppure fino a quando continueranno a stabilire delle proroghe.

Il maxi concorsone è infatti al centro di diverse impugnazioni. Da un lato, si ricordi, la pronuncia emessa dal tribunale del lavoro di Firenze in sede cautelare, dopo il ricorso presentato da una cittadina albanese con motivazioni basate su presunti trattamenti discriminatori in sede di requisiti partecipativi; dall'altro lato il maxi ricorsone collettivo che ha ormai preso forma con la collaborazione dell'avvocato Leo Stilo, che sta raccogliendo adesioni in diverse regioni d'Italia. Non dimentichiamo, poi, che ci sono quelli che vogliono vedere il concorso continuare nelle sue primordiali forme, avendo avuto la possibilità di sostenere la prova preselettiva due volte o avendo comunque ottenuto il voto massimo.

L'unica certezza che possiamo trarre è che il concorso subirà un considerevole ritardo rispetto ai tempi che si erano stabiliti inizialmente, ed i continui rinvii della pubblicazione del diario di prova ne sono la conferma ufficiale.

Ed ora?

Tutta questa vicenda sta gettando nello sconforto le numerosissime persone che hanno davvero creduto in un concorso pulito e scevro da diseguaglianze di trattamento, nel quale sarebbe stato possibile guadagnarsi il proprio posto di lavoro con la conoscenza e lo studio. Questo degli 800 Assistenti Giudiziari invece, ha ormai preso le sembianze di un qualcosa di poco chiaro ed a cui in Italia siamo purtroppo già tutti abituati.